Risarcito dal ministero dell’Interno per il G8 dona i soldi a Mediterranea
07/05/2019 di Gaia Mellone
Massimo Costantini si trovava nel 2001 nell’edificio delle scuole elementari Pascoli a Genova, proprio di fronte alla scuola Diaz che divenne teatro della “macelleria messicana” e che toccò anche l’edificio antistante. Ora Costantini ha ricevuto il risarcimento, e ha deciso di dargli uno scopo preciso: la somma verrà devoluta al progetto Mediterranea Saving Humans.
Risarcito dal ministero dell’Interno per il G8 dona i soldi a Mediterranea
Sembra proprio la legge del contrappasso: i soldi provenienti dal ministero dell’Interno andranno a chi, allo stesso ministro, proprio non va giù. Il risarcimento ottenuto dal dottor Massimo Costantini, al cui somma non può essere rivelata per accordi di riservatezza, verrà donato interamente a Mediterranea e alla nave Mare Jonio, proprio quella con cui Matteo Salvini continua a combattere in aperta polemica. Per Costantini Mediterranea «rappresenta lo spirito del movimento No global, che venne reciso violentemente a Genova nel 2001» racconta a Repubblica. Il risarcimento arriva infatti dopo 18 anni dalle violenze che si consumarono durante il G8 di Genova. La “macelleria messicana” colpì sopratutto la scuola Diaz, ma le scuole elementari Pascoli, che erano proprio di fronte, non ne sono rimaste indegni. Lì, dove era stato allestito il Media center e gli uffici di supporto del Genoa Social Forum, c’era anche Massimo Costantini, allora parte dello staff medico e oggi direttore scientifico dell’Istituto Tumori di Reggio Emilia.
Il risarcimento per gli orrori durante il G8 che aiuterà l’Ong
Secondo quanto stabilito dalle sentenze dei tribunali italiani e della Corte europea dei diritti dell’uomo le aule della Pascoli vennero violate illegalmente dalla polizia che distrusse attrezzature e prelevò supporti senza alcuna autorizzazione. Sopratutto anche il quell’edifico la polizia terrorizzò e maltrattò i presenti, seppur con meno violenza e orrore di quanto stava accadendo nel palazzo di fronte. Quella notte, tra i ragazzi della Pascoli c’era anche Massimo Costantini che rimase in balia della polizia e privato dei suoi diritti, venendogli impedito anche di parlare con il suo avvocato. Tanto che, come riporta Repubblica, Costantini soffrì poi anche di stress post traumatico. Costantini ha fatto quindi causa civile al Ministero dell’Interno assistito dai legali Paolo Languasco e Roberto Faure, ottenendo un risarcimento per danni esistenziali, biologici e morali, derivanti dallo choc subito e dai diritti violati.
In onore dei valori che portava avanti nel 2001 ha deciso di donare la somma a Mediterranea che, commenta con Repubblica, «è lo spirito che guarda ai bisogni delle persone e non ai confini. Non è settario perché dentro c’è di tutto, anche i preti. Ho pensato fosse il modo migliore per ridare voce al movimento, riannodare un filo spezzato dalle manganellate».
(Credits immagine di copertina: ANSA / IGOR PETYX)