In Giappone c’è chi vince premi letterari utilizzando ChatGPT

La storia della giovane scrittrice Rie Kudan, vincitrice dell'Akatugawa Prize, che ha "confessato" di aver utilizzato il chatbot per il 5% del suo romanzo solo dopo la vittoria

30/01/2024 di Enzo Boldi

Per il momento, ChatGPT non ruberà il lavoro agli scrittori, ma consente loro di vincere dei premi letterari. Come accaduto in Giappone, dove la giovane scrittrice Rie Kudan ha conquistato l’edizione 2024 del prestigioso Akatugawa Prize, il riconoscimento nipponico più importante per chi scrive romanzi, grazie a un libro scritto – in piccola parte – grazie all’ausilio del chatbot sviluppato da OpenAI. La rivelazione è arrivata solo durante la conferenza stampa successiva alla cerimonia di premiazione, scatenando non poche polemiche.

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La scrittrice giapponese, classe 1990, ha vinto il premio Akatugawa grazie al suo secondo romanzo “Tōkyō-to Dōjō-tō” (The Tokyo Tower of Sympathy). Si tratta della storia di un architetto a cui è stata commissionata la realizzazione di un grattacielo nella capitale nipponica. Una storia che ha attirato i consensi della giuria che ha deciso di premiare la giovane Rie Kudan con il più prestigioso riconoscimento letterario del Giappone. Poi, nel corso della conferenza stampa, la rilevazione: il 5% di quel romanzo è stato scritto con l’ausilio di ChatGPT.

Rie Kudan vince premio con un romanzo scritto con ChatGPT

I riferimenti all’intelligenza artificiale sono presenti nel romanzo. In più occasioni, la scrittrice ha citato questa evoluzione tecnologica anche nei comportamenti del protagonista. Ed è questo uno dei motivi che ha spinto la giuria a non procedere – nonostante le polemiche – alla cancellazione del riconoscimento e al ritiro del premio.

Attraverso un post su X, lo scrittore e giurato dell’Akatugawa Prize Keiichiro Hirano, ha confermato la scelta del comitato:

«Sembra che la storia secondo cui il pluripremiato lavoro di Rie Kudan è stato scritto utilizzando l’intelligenza artificiale generativa (“circa il 5% del testo è originale”) sia stata fraintesa e abbia assunto vita propria, ma come capirai se leggilo, riguarda l’aspetto dell’intelligenza artificiale, e non è come se fosse confuso in un modo in cui non puoi dire dove fosse usato nel testo originale. Sono sicuro che ci saranno problemi con questo tipo di utilizzo in futuro, ma non è il caso della Tokyo Compassion Tower, quindi non è diventato un vero problema per il comitato di selezione».

Dunque, ChatGPT ha contribuito alla vittoria di un premio letterario. E l’autrice premiata ha sottolineato come continuerà a usare questo e altri strumenti anche per i suoi lavori futuri.

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