Le ricerche di Facebook su un sistema AI che veda, senta e memorizzi tutto quello che fai

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Facebook sta investendo tanto in questa direzione non preoccupandosi, per ora, delle implicazioni per la privacy delle persone che una tecnologia del genere comporterebbe

Nome del progetto: Ego4D. La ricerca di Facebook si sta spingendo sempre più verso confini che, per i più, non andrebbero valicati. L’abbiamo visto con gli occhiali Ray-Ban di Facebook che, grazie a due telecamera, possono filmare tutto quello che guarda chi li indossa.



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La ricerca Facebook sull’AI e l’implicazione per l’AR

Facebook specifica che, almeno per ora, si tratta di una ricerca che non ha scopo commerciale. Nulla esclude, però, che i frutti di queste ricerche possano essere integrati proprio nei famosi Ray-Ban Facebook (in cui Facebook ha investito moltissimo, tra tempo e denaro).



L’AI in questione andrebbe non solo a filmare ma ad analizzare costantemente la vita delle persone registrando ciò che vede per fornire assistenza nei compiti quotidiani. Che vuol dire? Banalmente, rispondere alla domanda “dove ho messo le chiavi?”. Oltre a questa funzione di memoria episodica si lavora anche alla cosiddetta diarizzazione audio-visiva, che permette di ricordare chi ha detto cosa e quando.

Kristen Grauman, ricercatrice AI di Facebook, parlando con The Verge ha affermato che «sicuramente, pensando alla realtà aumentata e a ciò che ci piacerebbe essere in grado di fare con essa, ci sono possibilità lungo la strada di sfruttare questo tipo di ricerca».



Inevitabile preoccupazione per la privacy

Inevitabile, ovviamente, la preoccupazione degli esperti per quanto riguarda le implicazioni relative alla privacy – emerse già per i Ray-Ban così come stanno funzionando -. Il punto è che non si tratterebbe più solo di registrare i filmati ma anche di analizzare e trascrivere i dati relativi alle immagini effettuando a tutti gli effetti una sorveglianza ambulante.

La ricerca si basa su un set di dati ricavato dalla collaborazione con tredici università nel mondo che, tramite i loro studenti, hanno permesso di raccogliere 3.205 ore di filmati. Oltre a questo, si analizza una serie di parametri che i sistemi AI sviluppati dovrebbero essere in grado di soddisfare in futuro.

Ego4D, per ora, presenta ancora importanti lacune per quanto riguarda la privacy e non viene maispecificato, per esempio, che i dati relativi alle persone che non vogliono essere registrate vengono rimossi. Secondo quanto riferito a The Verge da un portavoce Facebook, delle questioni di tutela privacy ci si occuperà più in là.