La storia del giornalista Ansa che fece cadere il muro di Berlino

Durante la conferenza stampa con Guenter Schabowski, il giornalista Ansa corrispondente da Berlino  Riccardo Ehrman fece tre domande che cambiarono la storia: fu lui a capire per primo che il muro di Berlino sarebbe caduto.

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«Era una noiosa conferenza stampa, come tutte quelle del regime comunista della Germania orientale. Durò quasi due ore» ha raccontato Riccardo Ehrman all’Ansa in occasione del trentennale della caduta del muro di Berlino. In quella conferenza, il corrispondente Ansa riuscì a prendere la parola dopo la dichiarazione del portavoce Schabowski che sosteneva che il governo della Germania Orientale non commettesse mai errori.  «Non crede che avete commesso degli errori nel promulgare una nuova legge sui viaggi che non è tale, ma solo una conferma di tutto quello che succedeva prima?» incalzò Ehrman, che ammette come «Schabowski mi disse che quella domanda lo aveva fatto irritare molto». La risposta del portavoce fu che «Noi non facciamo errori» e estrasse un foglietto che annunciava come i cittadini tedeschi avrebbero avuto il permesso di varcare tutte le frontiere senza bisogno del passaporto. Ehrman comprese la portata di quella dichiarazione, emersa durante una noiosa conferenza, e pose altre due domande: «‘Vale anche per Berlino ovest’? ‘Sì – fu la risposta – per tutte le frontiere’. Quindi l’ultima: ‘E da quando?’. Schabowski rimase un momento interdetto: ‘Su questo foglio non c’è scritto, però sicuramente da questo momento’».Quello, ha raccontato ancora il giornalista all’Ansa, fu il momento in cui commise un errore. «Io ho la copia del foglio, che mi regalò lui stesso nel 2002 – dice – e lì c’è scritto ‘ab sofort’, che in italiano significa ‘da subito’».

Riccardo Ehrman capì che la caduta del muro di Berlino era questione di poco, e inviò la notizia all’Ansa. «Si stava dando notizia della caduta del muro, ma nessuno l’aveva capito» racconta, confessando che  «il capo ebbe paura di un abbaglio, e tenne ferma la notizia per una ventina di minuti…». Sebbene un giornalista della Bild abbia rivendicato la domanda, Ehrman ha ricevuto la croce al merito dal governo tedesco e Willy Brandt una volta gli disse: «Domanda breve, effetto enorme».

(Credits immagine di copertina: Riccardo Ehrman ANSA/DRN; fogli Ansa Twitter  Marco Bardazzi@marcobardazzi)

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