A Riace il nuovo sindaco (leghista) era ineleggibile: ecco perché

Riace rischia di rimanere senza sindaco. Ancora. Pare infatti che Antonio Trifoli, eletto lo scorso 26 maggio primo cittadino del paese calabrese con una lista civica a trazione leghista, rischi di dover rinunciare alla carica. Il motivo? L’articolo 60 della D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 relativo al Testo Unico degli Enti Locali che stabilisce l’ineleggibilità di tutte le figure che hanno rapporti di collaborazione subordinata con le amministrazioni pubbliche.

Trifoli non poteva chiedere aspettative per partecipare alle elezioni del comune di Riace

Secondo quanto riportato da Repubblica, Trifoli aveva infatti un contratto con il comune di Riace come dipendente con il ruolo di agente di polizia municipale. Per poter concorrere alla carica di primo cittadino, inoltre, Trifoli aveva richiesto e ottenuto un’aspettativa non retribuita per il periodo compreso tra il 27 aprile e il 31 maggio 2019. Ma a quanto pare l’uomo non avrebbe potuto godere dell’aspettativa poiché la legge prevede che questa possa essere concessa concessa solo ai dipendenti pubblici con un contratto a tempo indeterminato. E quello di Trifoli non lo era. La sua elezione, va da sé, non sarebbe dunque valida.

Il comune di Riace potrebbe trovarsi di nuovo senza un sindaco

Riace rischia quindi di trovarsi nuovamente senza primo cittadino. L’elezione di Trifoli, che aveva stupito non poche persone e fatto esultare il ministro dell’Interno Matteo Salvini, era arrivata dopo l’allontanamento e la sospensione dell’ex sindaco Mimmo Lucano, noto per aver portato avanti iniziative che avevano reso la cittadina calabrese un simbolo di accoglienza e integrazione.

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