Gimbe: «In 7 giorni i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati del 62,1%»

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Il confronto tra i dati mostra anche un incremento degli ospedalizzati con sintomi

Il trend era indicato in aumento già nel precedente monitoraggio. Oggi, però, il report Gimbe ultima settimana mostra come si stiano tornando a riempire i reparti di terapia intensiva (sparsi sul territorio, senza quell’accumulo in Lombardia che ha segnato le fasi più gravi dell’emergenza sanitaria). Contestualmente a questo dato c’è anche quello dei ricoveri con sintomi presso gli ospedali e, quello evidente nel quotidiano, la crescita della curva epidemiologica, anche dopo l’aumento dello screening (mercoledì, per esempio, sono stati pubblicati i risultati di oltre 103mila tamponi processati).



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Queste le variazioni dei numeri, rispetto alla scorsa settimana, evidenziata dal monitoraggio Gimbe dal 26 agosto al 1° settembre:



Una crescita in tutti gli ambiti: dal numero delle vittime ai ricoverati in terapia intensiva e con sintomi negli ospedali. Passando per i nuovi casi e gli attualmente positivi. Crescono e non di poco, anche i tamponi effettuati e processati, che hanno avuto un riverbero anche sui casi testati.



Report Gimbe ultima settimana, l’aumento delle terapie intensive

«Nell’ultima settimana – spiega Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – continua l’ascesa del numero di nuovi casi e delle persone attualmente positive, conseguente sia all’incremento dei casi testati, sia al costante aumento del rapporto positivi/casi testati. Inoltre, si consolida il trend in aumento delle ospedalizzazioni con sintomi e si impenna quello dei pazienti in terapia intensiva. Si tratta di segnali che vanno tutti nella direzione di una ripresa dell’epidemia nel nostro Paese, sia in termini epidemiologici che di manifestazioni cliniche, proprio alla vigilia del momento cruciale della riapertura delle scuole». Nel report Gimbe ultima settimana si mostra anche il grafico sulle terapie intensive e i ricoverati con sintomi, con un confronto con i dati emersi nei monitoraggi precedenti.

La distribuzione dei contagi

Altro dato interessante, utile per indicare una geografia dei nuovi contagi, arriva dall’analisi dei casi suddivisi per Regione.

«Davanti a questi numeri in preoccupante e indiscutibile ascesa – spiega Cartabellotta – non possono essere più tollerati comportamenti individuali irresponsabili, esempi scellerati di cattivi maestri, né tantomeno correnti antiscientiste e manifestazioni di piazza che, sotto il falso scudo della libertà, mettono a repentaglio la salute della popolazione».

(foto di copertina: da Report Gimbe settimana 26 agosto-1 settembre)