Matteo Renzi inizia la sua nuova attività da conferenziere ad alto compenso
04/06/2018 di Redazione
Matteo Renzi ha una nuova attività. Come rivela egli stesso in un colloquio con Claudio Bozza del Corriere della Sera, l’ex segretario e presidente del Consiglio ha iniziato nelle scorse settimane a intervenire alle conferenze organizzate da grandi società o fondi finanziari, dietro compenso.
Il nuovo lavoro di Renzi da conferenziere
Renzi non rivela quanto abbia guadagnato, ma abitualmente gli ex capi di Stato o di governo che partecipano a questo tipo di eventi ricevono somme nell’ordine delle decine, o centinaia per più pagati, migliaia di euro. «C’è già un nuovo inizio da raccontare, quello di senatore semplice di Firenze e Scandicci che ha iniziato a girare il mondo facendo discorsi (speech) remunerati, invitato in Paesi stranieri tra lobby, partiti politici, capi di Stato e grandi imprenditori. Un nuovo corso che, come fatto da altri ex leader (Obama per ultimo), l’ex presidente del Consiglio ha disegnato sfruttando la rete di relazioni internazionali intessute nei sui mille giorni a Palazzo Chigi. Renzi, nelle settimane scorse, era già volato in Kazakistan per tenere uno speech, pochi giorni dopo essere già stato in Qatar, assieme al fidato Marco Carrai, per incontrare l’emiro Tamim Bin Hamad al-Thani, che gestisce un fondo sovrano da 250 miliardi di dollari. Ieri l’ex premier si trovava a Pechino per tenere un discorso sulla Via della Seta e la cultura, ingaggiato da una società che recluta personaggi famosi», scrive Claudio Bozza.
L’attività di Renzi da conferenziere è poco compatibile con l’incarico da senatore
Nel resto del pezzo del Corriere della Sera Renzi dice di non volersi più dedicare al dibattito interno al PD, almeno nei prossimi mesi, fino alla nuova edizione della Leopolda che si svolgerà in ottobre. L’ex segretario e presidente del Consiglio è però stato eletto dai cittadini per fare il senatore della Repubblica,e l’annuncio di una costante attività di conferenziere all’estero stride molto con l’incarico istituzionale. Senza contare che gli ex leader mondiali che in questi anni hanno svolto la professione ora iniziata da Renzi lo hanno fatto da privati cittadini, dopo che avevano terminato i loro incarichi ai vertici del potere, come successo con Bill Clinton, Barack Obama, Tony Blair o Gerhard Schröder.