La Ue potrebbe abolire presto il Regolamento di Dublino sui migranti

Ursula Von Der Leyen la ha detto che la Ue si appresta ad abolire uno dei regolamenti più critici per le nazioni del Sud Europa

16/09/2020 di Daniele Tempera

Dopo anni di drammi, morti in mare, ascesa di partiti sovranisti, la disciplina dell’immigrazione in Europa potrebbe cambiare sensibilmente. Ad annunciarlo è stata oggi la presidente della Commissione Ue Ursual Von Der Leyen durante il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione. « Se facciamo compromessi possiamo trovare soluzioni: salvare le vite in mare non è un optional» ha dichiarato la presidenre della Commissione, auspicando poi il superamento della disciplina di Dublino sulla migrazione: «Posso annunciare che aboliremo il regolamento di Dublino e lo sostituiremo con una nuova governance europea sulla gestione della migrazione. Avrà strutture comuni per quanto riguarda diritto all’asilo e rimpatri e un forte meccanismo di solidarietà tra gli stati membri».  L’obiettivo è avere confini più solidi e vie legali di migrazione. Una dichiarazione che ha una portata storica, specialmente se si pensa a cosa abbia comportato in questi anni il Regolamento di Dubino.

Cos’è il Regolamento di Dublino e perché è importante

Firmato nel 1990 tra gli stati membri e riformato l’ultima volta nel 2013, il Regolamento di Dublino obbliga di fatto i migranti a fare richiesta in un solo Paese della Ue, generalmente quello di approdo, una disciplina che ha messo in questi anni sotto pressione soprattutto i paesi dell’area mediterranea, esposti a un considerevole flusso migratorio. È presto per dire come e se, il Regolamento cambierà. Di certo la volontà della Commissione è già, di per sé, un ottimo segnale in quella che, anche per l’opposizione dei paesi del nord e dell’est Europa, non si preannuncia come una strada facile.

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