Reddito di cittadinanza, le slide con Mario fatte da una società di consulenza americana per il ministero del Lavoro
25/10/2018 di Redazione
Come funzionerà il reddito di cittadinanza? È quello che prova a spiegare la società di consulenza statunitense che sta offrendo i propri servizi al ministero del Lavoro, quello guidato da Luigi Di Maio. La società fa capo al professor Mimmo Parisi della Mississippi State University, il quale ha previsto che la misura economica voluta dal Movimento 5 Stelle possa funzionare attraverso una applicazione per smartphone che, al momento, viene indicata con il titolo provvisorio di Mr. Works.
Come illustrato in un articolo firmato da Stefano Feltri, sul Fatto Quotidiano, il meccanismo dell’applicazione viene presentato attraverso una serie di slide che hanno come esempio l’accattivante storia di Mario Rossi, un cittadino italiano che vive al di sotto della soglia di povertà e che ha i requisiti per ottenere il reddito.
Le slide sul reddito di cittadinanza preparate dalla società di consulenza USA
Le slide sono illustrate e fanno davvero tanto ridere. Sembra quasi una spiegazione da scuole elementari e suona davvero tanto strano che una società di consulenza le abbia preparate per il ministero del Lavoro. Non ci sono indicazioni tecniche, ma soltanto informazioni generali. Proprio come se fosse uno spot pubblicitario e promozionale.
La storia di Mario e del reddito di cittadinanza
La vignetta di Mario è l’apoteosi della semplificazione di concetti complessi. Invece di inserire cifre, costi, provvedimenti concreti, decreti attuativi, si pensa a raccontare la storia di questo cittadino italiano qualunque, alla ricerca della sua prima occupazione. Mario – secondo l’istituto americano – ha il sogno di diventare direttore di sala di un ristorante. Grazie al reddito di cittadinanza, ha una «nuova speranza», perché «è determinato a trovare un nuovo lavoro e a contribuire allo sviluppo economico della sua città».
Le slide illustrano il percorso che separa Mario dal suo nuovo lavoro. Innanzitutto, Mario è «curioso» e «interessato» (le emoticons che caratterizzano queste sue nuove forme espressive sono le stesse e indistinguibili tra di loro) quando viene a sapere della possibilità di accedere al reddito di cittadinanza o «nervoso» quando deve sostenere il colloquio per verificare i suoi requisiti.
Poi, inizia il suo processo: scarica l’applicazione per il reddito di cittadinanza, nel frattempo il sistema online trasmette le sue informazioni al gestore dei pagamenti (ma nessun dettaglio viene fornito sulle modalità con cui questa azione verrà messa in atto, né sulle sue tempistiche), poi riceve l’entità dell’importo a cui ha diritto sul suo smartphone attraverso una notifica.
Sempre nelle slide, grazie all’applicazione, Mario riesce a trovare un lavoro poco meno di un anno dopo il download dell’applicazione stessa (e della conseguente erogazione del reddito di cittadinanza): è un lavoro «non ben retribuito che, comunque, lo aiuta ad acquisire l’esperienza necessaria per diventare, un giorno, direttore di sala».
Alla fine della storia, Mario non solo otterrà il lavoro grazie al nuovo sistema del reddito di cittadinanza e della sua applicazione, ma riuscirà, in futuro, anche a diventare direttore di sala (del ristorante La cucina dell’amore!) come da lui auspicato, in soli tre anni. Vi presentiamo l’Italia a fumetti.
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