Il Movimento 5 Stelle chiede di modificare il Reddito di Cittadinanza

18/11/2019 di Enzo Boldi

Il reddito di cittadinanza ha provocato, nel tempo, continue polemiche: dalla modalità di emissione, al fatto che sia stato percepito anche da persone con condanne penali. Poi c’è l’aspetto principale, quello che riguarda il mercato del lavoro che sembra non aver trovato panacea da questo provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Prima i navigator, poi l’aspetto del lavoro nero. Ora sono proprio i pentastellati a voler modificare una parte del testo, quella che riguarda la sospensione e la decadenza del sussidio in caso di lavoro a breve tempo.

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Il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento alla sua legge chiedendo l’introduzione del concetto di ‘sospensione’ del beneficio, superando quello di decadenza. Il tutto, secondo quanto scritto nel testo presentato dai pentastellati a mo’ di emendamento, in caso di variazione del reddito personale (o familiare) dovuto all’arrivo di un’offerta di occupazione con lavoro subordinato.

Il M5S vuole modificare il Reddito di Cittadinanza

In sintesi: se chi percepisce il reddito di cittadinanza riceve (e accetta) un lavoro a breve termine, non vedrà decaduta la sua posizione all’interno del provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Ci sarà, se questo emendamento dovesse passare in Parlamento, una sospensione del beneficio per tutto il periodo in cui il cittadino sarà chiamato a onorare quel contratto lavorativo. Poi, una volta risolto, si tornerà a incassare il sussidio da parte dello Stato.

In paletti e la durata dei contratti

Ci sono anche altri paletti, però. Lo stesso emendamento scritto e presentato dal Movimento 5 Stelle, impone anche un aspetto da non sottovalutare: se il lavoro prosegue oltre la fine dell’anno in cui ha avuto inizio, non sarà più possibile la sospensione e si procederà con l’iter di decadenza. Secondo i pentastellati, questa modifica dovrebbe rappresentare un incentivo nell’accettare quei lavori a breve durata o con redditi marginali. Due questioni che avrebbero portato tantissimi cittadini a rifiutare diverse offerte con lo spauracchio di perdere il sussidio.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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