Anche ai Caf si potrà fare domanda per il reddito di cittadinanza: incasseranno 10 euro a modulo

Nella partita del reddito di cittadinanza, in extremis, rientrano anche i Caf, ovvero i centri di assistenza fiscale. A meno di una settimana dalla partenza delle domande per ottenere la misura assistenziale voluta dal Movimento 5 Stelle e approvata dal governo – la prima data utile per depositare le richieste è quella del 6 marzo prossimo – l’Inps del commissario Pasquale Tridico ha chiuso un accordo con i Caf per l’assistenza ai cittadini nella presentazione delle domande.

Reddito di cittadinanza, le domande possono essere presentate anche ai Caf

Per ogni modulo che i Caf contribuiranno a compilare, gli uffici di assistenza fiscale avranno la possibilità di intascare 10 euro esclusa Iva, oltre a 5 euro in più come integrazioni eventuali delle domande già presentate. Una notizia che fa esultare il mondo dell’assistenza fiscale, anche in previsione di uno scontato boom di presentazione delle domande per ottenere il reddito di cittadinanza.

Le previsioni di spesa per le domande ai Caf per il reddito di cittadinanza

Per questo motivo, dunque, e in previsione dei costi da stanziare per soddisfare le richieste dei Caf, il governo ha messo in campo 15 milioni di euro da destinare ai centri per l’assistenza fiscale. Secondo l’esecutivo, le domande che dovranno arrivare sono 1,3 milioni. Ma c’è da scommetterci che, alla fine, saranno di più. Anche perché non c’è ancora chiarezza al 100% sui requisiti richiesti per ottenere il reddito e la quota da destinare a ciascun avente diritto potrebbe subire delle variazioni in casi particolari di un elevato numero di domande di persone che soddisfano i requisiti del reddito, fuori dalle previsioni del governo.

Tuttavia, i Caf non sono gli unici ad avere la possibilità di raccogliere le istanze per la presentazione del reddito di cittadinanza. La domanda, infatti, potrà essere presentata anche presso gli uffici postali o, ancora, via telematica sul sito dedicato. Ma non c’è solo il reddito di cittadinanza negli accordi stipulati tra Inps e Caf: questi ultimi potranno ottenere la possibilità di rilasciare ancora una volta le certificazioni Isee che – viste le misure previste dal governo (non solo il reddito di cittadinanza, ma anche la pace fiscale) – si prevedono molto più numerose delle 6 milioni di adempimenti in questo senso effettuati lo scorso anno.

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