Gli editori europei e il reclamo contro Google per la sua attività di raccolta pubblicitaria

Si tratta di una iniziativa a livello dei più grandi nomi dell'editoria europea, che mette sotto la lente d'ingrandimento la raccolta pubblicitaria del motore di ricerca

11/02/2022 di Redazione

Il Consiglio degli editori europei ha messo nel mirino l’attività di raccolta pubblicitaria di Google, attraverso un reclamo rivolto direttamente all’antitrust dell’Unione, al momento sotto il controllo della commissaria Margrethe Vestager. Circa il 16% dei guadagni di Google dalla sua raccolta pubblicitaria, stando a quanto rilevato, proviene dalla campagna display della compagnia e dal network che riesce a creare lo stesso colosso di Mountain View.

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Reclamo contro Google dagli editori europei per la sua raccolta pubblicitaria

Il reclamo si inserisce nel solco di una indagine da parte dell’organismo antitrust dell’Unione Europea volta a verificare la correttezza della raccolta pubblicitaria del colosso Big Tech. Secondo l’accusa, quest’ultima avverrebbe a scapito di rivali, inserzionisti ed editori online. È la tesi che portano avanti anche i componenti del Consiglio degli editori europei (tra i suoi membri ci sono Axel Springer, News UK, Conde Nast, Bonnier News e Editorial Prensa Iberica), che sostiene che Google approfitti della sua posizione dominante per azzoppare, di fatto, il mercato della raccolta pubblicitaria, da sempre motore che permette alle attività editoriali di tutto il mondo di andare avanti, in maniera indipendente da finanziamenti pubblici.

L’affermazione degli editori è molto forte: «Google ha ottenuto il controllo end-to-end della catena del valore della tecnologia pubblicitaria, vantando quote di mercato fino al 90-100% nei segmenti della catena della tecnologia pubblicitaria ». Dal canto suo, il colosso di Mountain View replica e mette sul piatto l’assoluta regolarità di quanto realizzato fino a questo momento: «Quando gli editori scelgono di utilizzare i nostri servizi pubblicitari – sostengono dal quartier generale di Google -, mantengono la maggior parte delle entrate e ogni anno siamo noi a pagare miliardi di dollari direttamente ai partner editoriali nella nostra rete pubblicitaria».

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