La reazione di Beppe Grillo alla sconfitta pentastellata

Una reazione che ricorda da vicino quella delle europee 2014 quando l’M5S arrivò secondo dopo il fantomatico 40% incassato dal PD, con un modesto 21.1%. A distanza di cinque anni, le elezioni per il Parlamento UE rappresentano ancora un tallone d’Achille per l’M5S. La novità è che questa volta i pentastellati sono al governo e non sono più la seconda forza politica del Paese. Con un modesto 17,1%, dopo la netta affermazione alle nazionali del 2018, l’M5S a trazione Di Maio riesce a fare peggio di quattro anni fa, perdendo quattro punti percentuali, e lasciandosi scavalcare da un PD, dato più volte per moribondo. Ma, cosa ancora più grave, la sconfitta pesa perché incassata proprio contro l’alleato di governo, che si è presentato, ancora una volta, in compagnia dell’immancabile rosario. Un gesto che ha scatenato la reazione sarcastica di Beppe Grillo sui social.

A distanza di quattro anni, la strada dell’M5S è in salita

E se, l’uscita del comico genovese, ricorda come già accennato, il famoso “Malox” di cinque anni fa, la strada per l’M5S sembra essere oggi ancora più in salita, con un Movimento in evidente crisi di identità. Le tante sferzate “a sinistra” di Di Maio, negli ultimi mesi, non hanno frenato l’emorragia di voti pentastellati, diretti in parte verso sinistra (PD), ma in larga parte proprio verso lo scomodo alleato di governo.

Una beffa che viene sottolineata anche dal ministro della famiglia Fontana, più volte indirettamente sotto attacco in questi mesi, per le sue posizioni sul ruolo della famiglia e sul discusso Congresso di Verona: “Cosa dico agli alleati M5s che avevano attaccato il Congresso di Verona sulla famiglia? Scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Non dimentichiamo che Italia e Europa hanno identità e origini ben radicate. Spesso lo dimentichiamo. E’ l’errore fatto anche dalla Ue”. E tra santi, rosari e Canti Gregoriani, l’avvenire del Movimento, non è sembrato mai così fosco.

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