Il razzismo in Italia, le violenze fisiche sono aumentate da 46 a 126 in un anno

22/02/2019 di Redazione

Le statistiche confermano che c’è un allarme razzismo in Italia. Un clima d’odio che si estende. Nel nostro Paese sono aumentati i casi di aggressione o di discriminazione di stampo xenofobo. Lo racconta oggi il quotidiano Repubblica (articolo di Vladimiro Polchi) elencando le cifre sulle denunce negli ultimi anni. Grazie Naletto, coordinatrice dell’associazione Lunaria, che da anni documenta il fenomeno, fa sapere che in base al loro ultimo monitoraggio «l’aumento delle violenze fisiche di stampo razzista è impressionante». Le aggressioni erano precisamente 27 nel 2016, sono poi salite a 46 l’anno seguente e infine a 126 nel 2018. «Se ci sommiamo offese, discriminazioni, danni contro proprietà, i casi nell’ultimo anno salgono a 628: un’emergenza».

Razzismo in Italia, aumentano le violenze e i casi di discriminazione

Ma la crescita risulta allarmante anche se si prendono in esame le cifre dell’Ocse, che si riferiscono ai casi denunciati alle forze dell’ordine. Le denunce per i crimini d’odio nel 2017 sono state 1.048, nella maggior parte dei casi legate a casi di razzsimo, 848. L’anno precedente i casi erano 736. E 555 nel 2015.

Repubblica riporta anche il dato di 3.909 segnalazioni di discriminazione ricevute nel 2017 al sito Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) per la presidenza del Consiglio, mille in più rispetto al 2016. Nell’ultimo anno le discriminazioni a base etnico-razziale sarebbero arrivate a rappresentare l’82,9% delle segnalazioni, mentre nel 2016 erano il 69,4%. Tra i casi segnalati oltre 700, precisamente 710, riguardavano insulti per il colore della pelle.

(Foto di copertina Zumapress da archivio Ansa: manifestazione a Roma contro il razzismo e contro il decreto Salvini, 10 novembre 2018. Credit immagine: Danilo Balducci / ZUMA Wire)

Share this article
TAGS