Salvini su Rami: «Al momento non ci sono le condizioni per la cittadinanza»

25/03/2019 di Redazione

A margine di un evento celebrativo all’ambasciata d’Egitto, Rami – uno dei ragazzini eroi di San Donato Milanese – ha lanciato un nuovo messaggio sul tema della cittadinanza, coinvolgendo sia Matteo Salvini, sia Luigi Di Maio. Il primo continua a temporeggiare sulla concessione della cittadinanza al tredicenne che ha avvisato le forze dell’ordine dell’avvenuto sequestro dell’autobus sulla Paullese ad opera dell’italiano di origini senegalesi Ousseynou Sy. Il secondo, invece, vuole tagliare corto e concedere rapidamente la cittadinanza al ragazzino che frequenta la scuola media di Crema.

Rami si fida di Di Maio

Rami dice di fidarsi di Luigi Di Maio: «Lui dice di volermi dare la cittadinanza – ha detto il tredicenne – e io mi fido di lui. A Salvini dico: e se fossimo morti tutti? Dopo tutto quello che è successo che volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini. Se tutti adesso lo ringraziano è merito mio».

Le parole del 13enne continueranno a far discutere e apriranno nuovi scorci di conversazione via social network. Il popolo del web, infatti, sta rapidamente mutando il proprio atteggiamento nei confronti dei ragazzini con genitori stranieri che hanno aiutato i loro compagni di classe in quei concitati 40 minuti del sequestro dell’autobus. C’è chi accusa i ragazzini e un certo tipo di stampa di strumentalizzare questa situazione per favorire il dibattito sullo ius soli.

Rami risponde a Salvini: «Se tutti lo ringraziano, è merito mio»

Ma Salvini era stato il primo a provocare nel corso della giornata di sabato. Sulla posizione di Rami in merito al tema dello ius soli e al desiderio che la cittadinanza italiana potesse essere estesa ad altri ragazzini nella sua stessa condizione, il ministro dell’Interno aveva detto: «La legge va bene così. Rami si candidi e cambi la legge». Oggi è lo stesso leader del Carroccio a dire, nel corso di una conferenza stampa in via Bellerio, che sono in corso degli accertamenti approfonditi sull’opportunità o meno di concedere la cittadinanza italiana al giovane Rami: «Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza – ha spiegato il ministro dell’Interno -. Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni ma non fatemi dire altro. Se qualcuno la cittadinanza non l’ha chiesta e non l’ha ottenuta dopo 20 anni – ha aggiunto rivolgendosi ai giornalisti – fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché».

FOTO: ANSA/FLAVIO LO SCALZO

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