Il raid dei Casamonica al bar, una giovane disabile frustata con la cinghia e presa a calci

07/05/2018 di Redazione

Oggi Repubblica in un articolo a firma di Floriana Bulfon racconta un terribile raid compiuto da membri del clan dei Casamonica di Roma lo scorso primo aprile, il giorno di Pasqua, in un bar di via Salvatore Barzilai: una giovane donna disabile è stata frustata con la cinghia e presa a calci e pugni per aver osato parlare, il locale è stato distrutto a bottigliate. Stando a quanto ricostruito i boss erano entrati nel bar pretendendo di essere serviti per primi, saltando la fila:

Il barista, un ragazzo romeno con gli occhi azzurri e tre dita perse lavorando, non se ne accorge e loro non lo possono tollerare. «Questi romeni di merda non li sopporto proprio» urla Antonio Casamonica al cugino Alfredo Di Silvio. La giovane dietro di lui li riprende: «Se il bar non vi piace andate altrove». È la fine. Casamonica, 26 anni e all’attivo condanne per estorsione e falso più un processo per evasione, le strappa con una mano gli occhiali e li lancia dietro al bancone, poi si sfila la cinta dai pantaloni e la passa a Di Silvio.
I due sanno come fare: sono corpulenti e già da piccoli hanno imparato a picchiare. La prendono alle spalle, la frustano e poi calci, pugni fino a quando crolla a terra massacrata.

Roma, raid dei Casamonica in un bar: disabile frustata e presa a calci e pugni

I due aggressori strappano anche il telefono alla giovane, per poi lanciarglielo ordinando di non chiedere aiuto. «Se chiami la polizia ti ammazziamo», le ordinano. Poco dopo arriva la devastazione del bar. Di Silvio con il fratello Vittorio fa irruzione spaccando la vetrina e rovesciando tavoli e sedie. «Qui comandiamo noi, non te lo scordare: questa è zona nostra. Ora questo bar lo devi chiudere, altrimenti sei morto», le loro parole. Il barista è a terra con il volto coperto di sangue. Con la moglie decide di denunciare, nonostante le intimidazioni. Un grande gesto di coraggio e di ribellione contro il potere criminale.

Roma, raid dei Casamonica: il tweet di Virginia Raggi

«Uniti contro la criminalità. Le immagini dell’aggressione dei Casamonica nei confronti di una donna disabile e un barista sono inaccettabili. Le istituzioni non abbassano lo sguardo. FuoriLaMafiaDaRoma». Così in un tweet la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

La Procura ha aperto una inchiesta sul raid avvenuto la domenica di Pasqua in un bar di via Salvatore Barzilai, alla Romanina. A dare il via agli accertamenti del commissariato Romanina è stata la denuncia presentata dalla ragazza. L’indagine sul raid in un bar di Roma è stata affidata ai magistrati della Dda. L”ipotesi è che gli inquirenti possano valutare di contestare l’aggravante mafiosa ad Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio autori dell’aggressione, avvenuta il primo aprile scorso, ai danni di una donna e di un cittadino romeno di 39 anni, quest’ultimo proprietario dell’esercizio commerciale.

 

(Foto da archivio Ansa: un momento dei funerali di Vittorio Casamonica a Roma nella chiesa Don Bosco, alla periferia della Capitale, 20 agosto 2015. Credit immagine: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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