Il ragazzo disabile dell’alberghiero di Firenze che è stato offeso in chat dai compagni perché ha preso il coronavirus

Di 27 compagni, solo in pochi sono rimasti in silenzio e soltanto 3 lo hanno difeso

23/10/2020 di Redazione

Può capitare a tutti di prendere il coronavirus, anche se si è particolarmente attenti nel seguire le regole che ci sono state suggerite dagli esperti. L’ultimo monitoraggio a disposizione del ministero dell’Istruzione attraverso l’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, sottolinea come all’interno delle scuole si sia sviluppato il 3,8% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione. Per questo non dovrebbe stupire se un ragazzo di un istituto alberghiero di Firenze sia risultato positivo al coronavirus. Eppure, per lui, questo episodio si è trasformato in un incubo doppio. Il ragazzo disabile Firenze, un minore di 14 anni, oltre a ricevere la pessima notizia della sua positività è stato al centro di attacchi da parte dei suoi compagni di classe che, ovviamente, sono stati messi in quarantena per evitare l’allargamento del contagio.

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Ragazzo disabile Firenze attaccato dai compagni perché positivo al coronavirus

E allora le offese sono partite via chat. Tra i 27 compagni di scuola, in pochi sono rimasti in silenzio, mentre soltanto 3 hanno preso le sue difese. Per quanto riguarda tutto il resto, invece, è stato un insieme di accuse e di offese, di ragazzi che lo criticavano perché si era contagiato e perché «avevano già comprato le divise per il laboratorio di cucina e adesso non possono utilizzarle». E poi epiteti pesanti, insulti difficili da sostenere già in condizioni normali, figurarsi con la positività al coronavirus appena segnalata dalla asl competente.

Ragazzo disabile Firenze, i provvedimenti presi dalla preside

Per questo motivo, la preside dell’istituto alberghiero Buontalenti di Firenze ha rilasciato alcune dichiarazioni riprese dal quotidiano La Repubblica, spiegando che i ragazzi saranno puniti per quello che hanno fatto, mentre i tre che hanno difeso il compagno saranno premiati. Non solo: la scuola avvierà un percorso con degli psicologi per far capire ai ragazzi come affrontare il coronavirus e le paure che la pandemia porta con sé, senza scaricare le proprie ansie sugli amici e sui compagni di classe.

«È un vero e proprio episodio di bullismo – ha detto la dirigente scolastica, Maria Francesca Cellai – Gesti come questo non possono essere sminuiti e considerati semplici ragazzate, si tratta di reati. Sono sconvolta e dispiaciuta, la scuola deve intervenire al più presto».

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