Le bulle prendono in giro un ragazzo disabile, e lui: «Ignoranti da ignorare»

28/06/2018 di Redazione

Due ragazzine prendono in giro un 15enne disabile, si mettono a ridere mentre scimmiottano la sua camminata. La madre reagisce verbalmente. Il giovane subito la blocca: «Le persone così ignoranti vanno ignorate, io faccio così». È uno spiacevole episodio accaduto pochi giorni fa a Bergamo di cui si sta molto parlando in rete. A raccontarlo, su Facebook, è stata proprio la mamma del ragazzo disabile, Erika Defendi, con un post diventato virale, che in un giorno e mezzo ha raccolto oltre 21mila condivisioni, 30mila reazioni, più di 6mila commenti.

Due ragazze scimmiottano 15enne disabile, lui commenta: «Le persone così vanno ignorate»

«Mi rivolgo a tutti i miei coetanei che ormai sono genitori, ma voi – ha chiesto la donna – insegnate ai vostri figli a guardare le persone diversamente abili con occhi di ammirazione o a non guardare o evitare l’argomento?! Perché loro sono i veri supereroi, solo chi affronta la vita in mille difficoltà sa insegnarne il vero valore». La mamma aveva deciso di portare il figlio 15enne a mangiare un gelato. Erano fermi sul marciapiede in attesa del verde al semaforo quando sono stati affiancati da due giovanissime di 16/17 anni. Le ragazzine – ha continuato Erika – «parlano di discoteche di quanto soldi possono spendere per fare serata (praticamente mezzo del mio stipendio). Io sorrido e penso… che bella età zero pensieri!». E ancora: «Io e mio figlio le superiamo (mio figlio è diplegico dalla nascita) dopo poco a distanza di 20/30 metri sento le ragazzine che ridono e bestemmiano, mi viene spontaneo girarmi, vedo una delle due che scimmiotta la camminata di mio figlio e se la ride di brutto con l’amica, non so dirvi che cosa ho provato in quel momento… ovviamente non sono stata zitta… ringraziando il cielo mio figlio mi ha fermata e con molta calma mi ha detto ‘Mamma le persone così ignoranti vanno ignorate… Io faccio così!».

La conclusione del post è una riflessione profonda e sincera. Erika dice di essere orgogliosa della maturità di suo figlio. Poi scrive: «Ricordiamoci una cosa, un giorno saremo vecchi e la maggior parte di noi saranno persone diversamente abili se non facciamo qualcosa adesso la maggior parte di noi si troverà nella stessa spiacevole situazione in cui ci siamo trovati io e mio figlio oggi». E infine: «La disabilità sta negli occhi di chi guarda».

(Immagine: screenshot dalla bacheca Facebook di Erika Defendi)

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