Raffaele Marra condannato a tre anni e sei mesi per corruzione

13/12/2018 di Enzo Boldi

Tre anni e sei mesi di reclusione e interdizione dai pubblici uffici. Il tribunale di Roma ha condannato Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi, accusato di corruzione e coimputato insieme all’imprenditore romano Sergio Scarpellini, deceduto lo scorso 20 novembre e la cui posizione era stata stralciata dalle carte del processo per le sue condizioni di salute. Per Marra anche un risarcimento di 100mila euro da versare nelle casse del Campidoglio.

La condanna di Raffaele Marra è arrivata accogliendo (in parte) le richieste dell’accusa, con il pubblico ministero Barbara Zuin che aveva chiesto quattro anni e mezzo di reclusione. L’ex direttore dell’ufficio delle Politiche abitative del comune di Roma e capo del Dipartimento del patrimonio e della casa, era accusato di corruzione per aver intascato due assegni firmati dall’imprenditore e potente immobiliarista romano Sergio Sacarpellini.

Raffaele Marra condannato per corruzione

I giudici del tribunale di Roma, quindi, hanno accolto le mozioni dell’accusa che – attraverso un lungo lavoro di indagine – erano riusciti a verificare l’effettiva esistenza di un legame economico tra Raffaele Marra e Scarpellini. L’immobiliarista aveva staccato due assegni (nel 2013) intestati alla moglie dell’ex braccio destro di Virginia Raggi. Con quei soldi, poi, Marra aveva acquistato un immobile nella zona di via dei Prati Fiscali, a nord della Capitale.

Circa 370mila euro incassati dall’immobiliarista Sergio Scarpellini

Secondo l’accusa, i due assegni avevano un valore di circa 370mila euro. In cambio di quei soldi, infatti, Marra avrebbe messo la sua funzione pubblica al servizio dell’immobiliarista romano. Per questo motivo, dato il ruolo istituzionale ricoperto da Raffaele Marra, si è costituito il reato di corruzione. L’immobile contestato è stato confiscato e il tribunale, oltre alla pena di tre anni e mezzo di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici, ha anche ordinato un risarcimento da 100mila euro da versare nelle casse del Campidoglio.

(foto di copertina: ANSA/ ANGELO CARCONI)

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