I Quokka non sono così dolci e carini come pensate
30/09/2019 di Gaia Mellone
Sorridenti, teneri, dagli occhi dolci e pronti a farsi fotografare o scattarsi un selfie con gli umani. I Quokka, animali che vivono in Australia Occidentale, hanno fatto innamorare il web grazie alla loro aria così “pucciosa”. Ma guai a cadere nel tranello: non sono così carini e coccolosi come sembrano.
I Quokka non sono così dolci e carini come pensate
Nelle ultime settimane nel web è diventato virale un meme a proposito del tenero marsupiale: «Se pensi di essere un cattivo genitore, ricorda che il Quokka lancia i suoi cuccioli contro i predatori così da poter fuggire». Impossibile, con quell’espressione che lo ha fatto soprannominare “l’animale più felice del pianeta”?. A svelare il mistero ci ha pensato Bufale.net e, purtroppo, l’esito non è rosa e fiori. Il quokka infatti pare sia incline a lanciare fuori dal suo marsupio la propria prole se si sente minacciata da un predatore, che così si farà facilmente distrarre e la madre potrà correre via, e riprodursi. Suona terribile, ma nella legge della natura ha effettivamente un senso.
Non solo: come riportato dagli articoli citati da Bufale, i quokka sono molto più astuti e malefici di quanto il loro sorrisetto potrebbe far pensare. Tanto per cominciare sono dotati di affilatissimi artigli, e non hanno nessun timore ad usarli. Lo sa bene il giornalista Kenneth Cook che, dopo aver creduto di aver avvelenato un esemplare, lo ha caricato nel suo zaino per pedalare il più veloce possibile verso un veterinario. Il risultato è che l’animale non solo fingeva di essere morto, ma si è arrampicato fino all’orecchio del giornalista cominciando a morderlo. L’umano ha ovviamente perso il controllo della bici finendo in acqua. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che il giornalista ha raccontato di aver visto il Quokka fissarlo dal bordo del fiume, godendosi la scena e sogghignando. E non è stato il solo: ogni anno decine di pazienti si presentano nell’infermeria di Rottnest Island con ferite provocate dai quokka.
Pare anche che abbia una vena da stalker: avendo compreso il vantaggio di stare intorno all’uomo, tanto da avvicinarsi con disinvoltura a ristoranti e bar, sono arrivati persino a seguirne alcuni, passo dopo passo. Come ha raccontato Matt Hayward, studioso della Bangor University, che stava seguendo un quokka femmina per studiarne il comportamento e si è ritrovato seguito a sua volta proprio dallo stesso esemplare.
(Credits immagine di copertina: Instagram instaquokka)
https://www.instagram.com/p/B2l_L0diaRj/