Il piano per la riapertura delle palestre dal 18 maggio

05/05/2020 di Enzo Boldi

Lunedì 4 maggio sono stati fatti i primi passi della cosiddetta fase 2, con la riapertura di aziende e con circa 4,5 milioni di italiani tornati a muoversi per motivi lavorativi (oltre agli altri che hanno iniziato i propri spostamenti per far visita ai congiunti). Il prossimo passo sembra avere già una data: il 18 maggio – in base a quanto accadrà con la curva dei contagi – potrebbe esserci lo step successivo per molte altre attività. Vari esponenti del governo hanno fatto già sapere che eventuali chiusure – dovute a un possibile nuovo aumento delle infezioni – potrebbero avvenire a livello locale e non nazionale. Tra i temi più attesi dagli italiani c’è anche il quesito: «Quando riaprono le palestre?». Il ministero dello Sport sta provando a definire un protocollo per la ripresa dell’attività fisica anche nei luoghi chiusi.

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Come spiegano oggi su Il Corriere della Sera Monica Guerzoni e Fiorella Sarzanini, il piano ricalca quanto accade anche per altri settori. Una volta ottenuto il via libera, infatti, occorrerà una sanificazione degli ambienti. Poi si dovrà verificare l’organizzazione delle palestre, ma anche delle scuole di danza – citate dallo stesso Vincenzo Spadafora -, per certificare le modalità con cui sarà garantito l’accesso agli abbonati.

Quando riaprono le palestre?

Si parla, come sembra essere inevitabile, di ingressi a turno con uno spazio di circa sette metri quadrati per ogni singola persona. E se nei locali più grandi sarà possibile un accesso scaglionato, nelle palestre più piccole si dovrà procedere per appuntamento, al fine di evitare assembramenti nei luoghi chiusi. Spazi inevitabilmente più estesi perché l’uso della mascherina poco si confà all’attività fisica, anche se gli istruttori dovranno utilizzarla (insieme ai guanti). Per questo motivo occorrerà una distanza interpersonale maggiore rispetto a quanto previsto per lo sport all’aperto.

La sanificazione e i controlli

Quando riapriranno le palestre? Il piano potrebbe indicare proprio la data del 18 maggio. Ovviamente, occorrerà un lavoro certosino che, tra le tante indicazioni, potrebbe obbligare la sanificazione di tutte le attrezzature dopo ogni singolo uso. Gli spogliatoi e la aree comuni saranno chiuse – luoghi più sensibili al contagio – e ci dovrebbe essere la misura della temperatura corporea all’ingresso: con 37,5° non si potrà accedere in palestra. Inoltre ci sarà l’obbligo di installare dispenser di disinfettante per mani prima di entrare nella struttura.

(foto di copertina: da Pixabay)

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