PyeongChang 2018, salta all’ultimo l’accordo con Sky e la Rai ringrazia

Stiamo parlando di Sky, non di una tv locale. Eppure, la leggerezza con cui la questione PyeongChang 2018 è stata affrontata, rasenta i limiti del dilettantismo. Le olimpiadi invernali non saranno visibili sul bouquet della televisione di Rupert Murdoch, a meno di un giorno dalla cerimonia di aperura. Esultano Rai (che si è assicurata 100 ore di trasmissione in chiaro) e Mediaset che, invece, trasmetterà le 900 ore previste dai pacchetti di Eurosport 1 ed Eurosport 2.

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PYEONGCHANG 2018 SKY, SALTA TUTTO

Questi ultimi erano gli stessi pacchetti che sarebbero dovuti andare in onda per gli abbonati di Sky. Ma l’accordo è saltato proprio all’ultimo minuto. «Abbiamo trattato con Sky fino a stanotte – spiegano ad Eurosport -, ma non si è trovato un accordo. Quando Sky ha stretto l’intesa con noi per la trasmissione di Eurosport 1 e 2 non avevamo ancora i diritti tv dell’Olimpiade invernale e quindi questi ultimi dovevano essere negoziati a parte».

Un durissimo colpo (specialmente a livello di immagine) per Sky, che non sta attraversando un bellissimo momento. Dopo l’assegnazione dei diritti televisivi per la Serie A a MediaPro (l’emittente di Murdoch potrebbe essere un semplice fruitore del servizio di proprietà dell’agenzia spagnola), Sky incassa un altro dureo colpo.

PYEONGCHANG 2018 SKY, LA RAI ESULTA

«Per realizzare l’obiettivo di rendere unica l’esperienza olimpica abbiamo stretto accordi di partnership e distribuzione con Mediaset Premium – per la programmazione olimpica prevista sui canali lineari Eurosport 1 e Eurosport 2 – e con TIM, primo Official Mobile Broadcaster dei Giochi Olimpici, per un canale esclusivo di highlights, news e molto altro dedicato ai propri clienti mobile».

Poi, ovviamente, ci sarà la Rai. Che, adesso, ha un competitor in meno per quanto riguarda la trasmissione delle olimpiadi invernali di PyeongChang 2018. Certo, non replicherà gli ascolti record del Festival di Sanremo, ma il trend resterà comunque in salita. La scelta strategica di Viale Mazzini 8che invece rinuncerà ai mondiali di calcio di Russia 2018), così, si rivela piuttosto azzeccata.

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