Quanto pesano i social network nell’aumento dei ricavi dell’e-commerce

Alcuni numeri molto interessanti sono stati forniti da Flavio Arzarello, Public Policy Manager, Economic and Regulatory Policy, Italy Meta

29/05/2024 di Enzo Boldi

La pubblicità è l’anima del commercio. Da tempo si dibatte su quella profilata e personalizzata attraverso le abitudini di navigazione (e i comportamenti digitali) degli utenti. Una dinamica molto controversa, così come il modello “Consent or Pay” introdotto su Facebook e Instagram e che ha portato all’apertura di un’istruttoria da parte della Commissione Europea (ai sensi del Digital Service Act). Ma quanto pesa realmente un investimento in pubblicità sui social di Meta in termini di ricavi per quel che riguarda il comparto (sempre più vasto) dell’e-commerce italiano?

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I contenuti sponsorizzati sono al centro di buona parte della comunicazione social di influencer e content creator. Dunque, si tratta di un ampio bacino da cui attingere per coprire una parte del mercato “fidelizzato”. Ma le aziende spendono soldi anche per sponsorizzare i propri contenuti, senza passare dalla vetrina dei personaggi con un numero di follower elevato. Ed è interessante capire quanto valore abbiano questi investimenti in un’epoca in cui la centralità dei social è sempre più evidente in molti aspetti delle nostre vite.

Pubblicità su Meta, quanto pesa sui ricavi dell’e-commerce

Nel corso dell’evento in cui è stata presentata la ricerca “L’e-commerce crea valore per l’Italia“, realizzata da Netcomm in collaborazione con Althesys, ha preso la parola Flavio Arzarello, Public Policy Manager, Economic and Regulatory Policy, Italy Meta che ha sottolineato l’importanza di tutti gli attori della filiera dell’e-commerce: «Prima di arrivare alla vendita, le imprese devono trovare un mercato e incrociare una domanda. Su questo terreno, i social network hanno rivoluzionato il modo in cui le imprese si approcciano a questo processo, perché se guardiano le piattaforme dal lato dei business users – ovvero quelli che acquistano pubblicità e propongono i propri beni e servizi agli utenti – hanno consentito con un investimento minimo di raggiungere una nicchia di mercato a livello nazionale e internazionale riducendo e abbattendo le barriere all’ingresso che fino a prima dell’arrivo della pubblicità personalizzata caratterizzavano questo settore».

Questo vale, soprattutto, per le Piccole e Medio Imprese (PMI) che – a differenza delle grandi realtà aziendali – hanno una maggior esigenza di ritagliarsi una vetrina più spaziosa per raggiungere (digitalmente) un pubblico sempre più ampio. Ma conviene realmente fare pubblicità su Meta per ottenere una maggiore possibilità di ricavo? Questi sono i numeri, secondo l’azienda di Menlo Park: «Ogni euro investito da chi fa pubblicità sulle piattaforme Meta, corrisponde a 3,05 euro di ricavi. Questo dato per far capire come sia possibile che un alto grado di personalizzazione della pubblicità porta a un ritorno sull’investimento estremamente significativo. Questo si traduce in un ricavo complessivo derivato direttamente dalla pubblicità online di poco meno di 5 miliardi a livello nazionale».

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