La vetrina di Sanremo ‘occupata’ dagli spot delle piattaforme in streaming

Netflix e Amazon Prime Video hanno scelto gli spazi pubblicitari del Festival per attirare nuovi clienti

03/03/2021 di Enzo Boldi

Cinque ore di diretta, intervallate dagli spot. Come accade ogni anno, il costo del Festival della canzone Italiana si ripaga (con tanto di guadagno) con gli introiti della vendita degli spazi pubblicitari. Perché è l’evento dell’anno, l’evento di ogni anno. Massimo Bernardini, storico volto Rai e conduttore di Tv Talk, l’ha definito ‘anomalo’ per via della sua dinamica che continua a esser la stessa (la declinazione su cinque giorni per le dirette infinite). E, per questa natura, anche la pubblicità Sanremo 2021 segue e insegue le tendenze del momento.

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Nel corso della prima serata del Festival, durante le pause pubblicitarie sono andati in onda spot di prestigiose piattaforme streaming. Per esempio, questa è quella di Netflix.

E Netflix non è stata l’unica piattaforma streaming video ad acquistare gli spazi pubblicità Sanremo 2021. Anche Amazon Prime Video non ha mancato l’appuntamento fornendo uno spot canterino, in linea con il Festival della canzone.

Pubblicità Sanremo 2021, il successo delle piattaforme streaming

Di tutto ciò abbiamo parlato con il giornalista Massimo Bernardini, storico conduttore dell’altrettanto storica trasmissione Tv Talk in onda su Rai3: «Si tratta di una tendenza che dura da un po’. Può sembrare una follia spendere moltissimi soldi per acquistare uno spazio pubblicitario durante il Festival di Sanremo, ma questi sono gli spot più visti dell’anno». Perché i dieci milioni di spettatori (una media basata sui dati auditel delle ultime edizioni) sono un affare per chi si occupa di pubblicità e commercio: «Dove la trovi un’altra occasione per ottenere l’attenzione e la visibilità di una massa simile di telespettatori?», commenta Bernardini.

E a spendere soldi per acquistare un posto nel Paradiso delle pubblicità Sanremo 2021, sono inevitabilmente le aziende che fatturano di più, per questione di costi. E le piattaforme streaming – in questo caso Netflix e Amazon Prime Video, tralasciando RaiPlay per ovvi motivi interni essendo un canale di proprietà della televisione pubblica – seguono lo specchio dei tempi. «Sanremo non è solo musica, a Sanremo vendi la visibilità. Vale per i cantanti, ma anche per le aziende che investono: durante i giorni del Festival, su Rai1 si parla dell’evento dalla mattina presto alla sera tardi». Ed è proprio così: fin dalle trasmissioni in onda alle 7, il tema della kermesse musicale è predominante nella settimana sanremese.

Lo specchio dei tempi e la vetrina immancabile

Insomma, il motivo che ha spinto due colossi dello streaming come Amazon Prime Video e Netflix a investire fortemente (perché i costi non sono bassi) per avere il proprio spazio tra gli intervalli pubblicitari di Sanremo sono evidenti e giustificati: il campione di mercato da intercettare è abbondante e succulento. Un’occasione da non perdere.

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