Alla fine, TikTok ha sospeso (per il momento) la pubblicità personalizzata

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Dopo la bocciatura ricevuta dal Garante per la Protezione dei dati personali, il social ha deciso di bloccare quella novità che doveva entrare in vigore nella giornata di oggi, mercoledì 13 luglio

Quell’aggiornamento non s’ha da fare, almeno per il momento. Dopo la bocciatura adeguatamente motivata da parte del Garante per la protezione dei dati personali, il progetto di pubblicità personalizzata su TikTok è arrivato a una fase di stallo. La stessa piattaforma, infatti, ha deciso di sospendere l’entrata in vigore di questa novità – doveva fare il suo esordio proprio oggi, mercoledì 13 luglio – in attesa di ulteriori confronti con le parti interessati e capire come superare quegli ostacoli messi in evidenza dal Garante per la Privacy.



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Il tema è molto delicato, trattandosi dei vari livelli di protezione dei dati personali degli utenti. Perché, come sottolineato a inizio settimana da Garante Privacy, con questa mossa di pubblicità personalizzata TikTok avrebbe accesso ai dati archiviati dall’app nei dispositivi (ai fini di profilazione) di ogni singolo utente, in modo da fornirgli suggerimenti e annunci in base alla proprie attività (e/o ricerche). Il tutto, però, senza passare per la richiesta di “consenso” da parte di ogni singolo account e profilo. Criticità che, secondo l’Autorità, violerebbero i principi legislativi e i paletti posti dalla direttiva UE 2002/58 e dall’articolo 122 del Codice in materia di protezione dei dati personali (che attua, de facto, la direttiva continentale).



Pubblicità personalizzata TikTok, arriva la sospensione

E TikTok, dopo aver replicato immediatamente dopo la pubblicazione del parere del Garante senza fornire molti dettagli, ha deciso, responsabilmente, di mettere in pausa questo aggiornamento: «Mentre stiamo lavorando ai quesiti che ci sono stati posti delle parti interessate sulle modifiche alla nostra pubblicità personalizzata proposta in Europa, mettiamo in pausa l’introduzione di tale parte dell’aggiornamento della nostra politica sulla privacy. Riteniamo che la pubblicità personalizzata, oltre ad allinearci con lo standard del settore, offra la migliore esperienza in-app per la nostra community. Continueremo a lavorare per un confronto con le parti interessate per rispondere alle loro preoccupazioni».

La risposta del Garante per la Privacy

Una mossa apprezzata dal Garante per la Privacy che ha sottolineato il comportamento responsabile della piattaforma, ma ha ribadito come le criticità evidenziate nei giorni scorsi siano argomento su cui non si possa passare sopra: «L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali prende atto della decisione “responsabile” del social network e si dichiara aperta a un dialogo finalizzato alla ricerca del bilanciamento tra interessi economici e diritti degli utenti […] La violazione della direttiva “ePrivacy” ha consentito al Garante di intervenire direttamente e in via d’urgenza nei confronti di TikTok, al di fuori della procedura di cooperazione prevista dal Gdpr. Contestualmente l’Autorità aveva comunque informato la Data Protection Commission d’Irlanda, Paese in cui TikTok ha il proprio stabilimento principale, e il Comitato europeo per la protezione dei dati personali».