Dagli Stati Uniti: «La Uefa ha insabbiato le indagini sul Paris Saint-Germain»

25/07/2019 di Enzo Boldi

L’accusa che arriva da Oltreoceano è molto pesante e mette nel mirino la Uefa e il Paris Saint-Germain. Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense New York Times, il massimo organismo del calcio europeo, avrebbe insabbiato e sminuito le indagini sui bilanci del PSG. Il tutto per salvaguardare i rapporti tra la stessa Uefa e il qatariota Al-Khelaifi, presidente del club parigino e proprietario anche della beIN Media Group che negli ultimi anni ha investito milioni di euro (o dollari) nelle casse di Nyon per quel che riguarda i diritti televisivi.

Per il New York Times, questo è il motivo per il quale la federcalcio europea avrebbe portato avanti un’indagine ‘all’acqua di rose’ nei confronti del PSG e dei suoi bilanci societari, in particolar modo dopo le spese folli per assicurarsi, a ruota, le prestazioni di due talenti cristallini del calcio mondiale: prima il brasiliano Neymar (arrivato da Barcellona per la cifra record di 222 milioni di euro, solo per il cartellino e la clausola rescissoria), poi del francese Kylian Mbappé, acquistato dal Monaco per 180 milioni di euro.

Il New York Times parla di insabbiamento sui bilanci del PSG

Spese folli che – compresi anche gli stipendi non solo di questi due calciatori, ma anche di tutti gli altri arrivati nel corso degli anni al PSG al suon di milioni di euro – dovrebbero aver avuto un impatto notevole sul bilancio del club parigino. Le indagini della Uefa, però, hanno sempre dimostrato che il tutto è stato fatto nei limiti del Fair Play Finanziario, no travalicando mai i paletti della norma che impone alle squadre di non poter spendere più di quanto si incassa.

La Uefa risponde alle accuse

Secondo il New York Times, la Uefa sottovalutò l’indagine per quella ‘sponsorizzazione di famiglia’ (che violerebbe le norme Europee) che portò nelle casse del PSG svariati milioni di euro attraverso l’ente del turismo del Qatar, che fa riferimento proprio alla dinastia di Nasser Ghanim Al-Khelaifi. La federcalcio ha risposto a queste accuse statunitensi dicendo che quanto è stato scritto non rispecchi la realtà e che le valutazioni sul comportamento del Paris Saint-Germain sono state valutate dopo una lunga e attenta analisi del ricorso presentato dagli stessi parigini al Tas contro quell’inchiesta.

(foto di copertina: Matt Mcnulty/CSM via ZUMA Wire)

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