Le Colline del Prosecco sono patrimonio Mondiale dell’Umanità

07/07/2019 di Enzo Boldi

Qualcosa per cui brindare. L’Unesco ha inserito le Colline italiane del prosecco nella lista dei paesaggi culturali da tutelare come patrimonio dell’umanità. La decisione è stata presa a Baku (Azerbaijan) dove il Comitato per il Patrimonio mondiale ha deciso di premiare i territori veneti di Conegliano e Valdobbiadene con il simbolo riservato solo agli ambienti più iconici e caratteristici. Un gran risultato per il Veneto che ha visto premiata una delle sue attività principali, come al produzione del vino prosecco.

L’annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che ha parlato di straordinario riconoscimento per il Veneto e l’Italia: «Le splendide Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono da oggi il 55esimo sito italiano iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Con la decisione dell’apposito Comitato di selezione Unesco, si riconosce il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un’attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante».

Le colline del prosecco sono patrimonio dell’Umanità

Oltre alla bellezza di quelle colline, occorre sottolineare come il prosecco sia di gran lunga il vino italiano più esportato all’estero. Le bollicine venete, inoltre, trainano in alto il trend delle vendite fuori dal nostro Paese, con un +21% (secondo i dati diffusi dalla Coldiretti) rispetto allo scorso anno. Beltà e bontà, dunque. Per questo motivo, nel corso della 43esima sessione dal World Heritage Committee riunito a Baku, è stato deciso di dare questo riconoscimento alle colline di Conegliano e Valdobbiadene.

L’esultanza del governatore Zaia

«L’iscrizione delle colline del Prosecco nell’esclusivo registro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura significa promuovere a livello internazionale un microcosmo fatto di natura e di cultura, di attività rurali e di insediamenti storici che hanno plasmato in modo originale e inconfondibile i rilievi della Sinistra Piave». Così il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia.

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