I servizi pensano che quattro ospiti russi nei talk show italiani possano essere pagati dal Cremlino

Il Copasir ha pianificato una serie di audizioni per questa settimana

09/05/2022 di Redazione

Sarebbero almeno quattro gli “opinionisti” russi che intervengono abitualmente nei talk-show della televisione italiana e che sarebbero pagati dal Cremlino per diffondere propaganda filo-Putin. È questa la determinazione a cui è arrivato il Copasir che, per questo motivo, ha fissato delle audizioni – come del resto previsto da qualche giorno – con diversi soggetti, tra cui l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, il direttore dell’Aisi Mario Parente e il presidente di Agcom Giacomo Lasorella.

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Propagandisti filo-russi in tv, le indagini del Copasir

Stando a quanto riportato da Repubblica, sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbero Nadana Fridirkhson (giornalista di una emittente che è affiliata al ministero della Difesa russo e che, quindi, è un filo diretto con l’establishment del Cremlino) e altri tre soggetti. Ora, il compito del Copasir è capire quanto le istituzioni italiane coinvolte – a partire dalla Rai – abbiano a disposizione elementi per determinare quali figure convocare all’interno dei talk-show e a quali ospiti dare la parola. L’idea di base è che possa esserci una sorta di lista, una sorta di elenco al quale attingere per poter poi selezionare le persone da mandare in onda. Occorrerà capire chi fornisce questo eventuale elenco, sempre secondo fonti citate da Repubblica.

L’equilibrio lungo cui ci si muove è decisamente fragile e sottile. Bisognerebbe confermare in maniera decisa e senza tema di smentita che queste persone che vengono citate siano effettivamente pagate dal Cremlino per diffondere propaganda russa. Ma questa, al momento, sembra essere l’unica eventuale imputazione e non quella, sollevata in seno alla commissione di Vigilanza Rai, che questi soggetti possano addirittura essere delle spie russe. Bisognerà sicuramente attendere le audizioni pianificate per questa settimana per valutare degli approfondimenti sul tema.

Foto IPP/Fabio Cimaglia – Roma

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