Buone notizie: dal 1° aprile calano le bollette di gas e luce, ma non è merito del governo

27/03/2019 di Enzo Boldi

Finalmente, dopo mesi di rincari continui, arriva una boccata d’ossigeno per le famiglie italiane: i prezzi di elettricità e gas, dal prossimo 1° aprile, saranno molto meno alti grazie a un cospicuo e pesante calo dei costi. Una buona notizia che permetterà a tantissimi cittadini di arrivare a fine mese con bollette più leggere, con un risparmio medio che, secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, si attesterebbe intorno ai 168 euro annui. Una bella cifra che renderà felici molti italiani. Ma di chi è il merito di questo calo delle bollette? Non del governo, come invece si è detto in queste ore.

E a spiegare le ragioni razionali di questo crollo del prezzo di elettricità e gas è lo stesso presidente di Arera (L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) Stefano Besseghini che, commentando il comunicato con cui è stata annunciata la riduzione delle bollette, ha spiegato bene i fattori che vanno tenuti a mente, anche quando le cose vanno bene come in questo caso: «Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario – ha spiegato il dirigente dell’Autorità –. Il primo trimestre ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi Asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso. L’azione dell’autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale».

Cala il prezzo di elettricità e gas, ma non è merito del governo

Quindi, il merito non è di scelte ponderate dal governo, né di decisioni sul tema di elettricità e gas fatte da questa maggioranza. A razionalizzare su ciò che – fortunatamente – è avvenuto è stato proprio quel Stefano Besseghini, proposto da Luigi Di Maio alla guida di Arera. Insomma, avrebbe avuto un grande interesse nell’incensare l’operato del governo, ma ha preferito dire le cose come stanno parlando apertamente di conseguenze basate sul mercato internazionale e sulla riduzione del costo delle materie prime, dovuto anche a un inverno meno rigido che ha regalato un clima più mite. Di fatto, è stata consumata meno energia e per questo le scorte sono più abbondanti e sufficienti per evitare un rincaro. Anzi, talmente elevate da consentire un deciso calo.

Di Maio se ne assume i meriti

Con la diminuzione del 8,5% delle tariffe dell’energia elettrica e del 9,9% di quelle del gas per il prossimo trimestre, decisa oggi dall’Arera, si raggiunge un importante risultato che permetterà alle famiglie di risparmiare nella spesa per le bollette – scriveva martedì sera Luigi Di Maio in un nota ufficiale -. È un provvedimento che avrà effetti positivi sui cittadini, in particolare quelli più deboli, che potranno beneficiare nei prossimi mesi di un netto calo dell’importo delle bollette da pagare. Il Governo è infatti impegnato, insieme alle autorità del settore, a mettere in campo tutte le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori, favorendo al contempo una politica di riduzione dei costi dell’energia elettrica e del gas. Nonostante si parli di aumenti in tutti i settori – dichiara il Ministro Di Maio – i costi dell’energia e del gas diminuiranno sensibilmente nel prossimo trimestre. Si tratta di un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano il portafogli degli italiani». Peccato che non si tratti di nessun provvedimento, ma di una diretta conseguenza di un crollo dei prezzi di elettricità e gas per fattori al di fuori dalla volontà del governo italiano.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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