La previsione di Renzi sul referendum Atac (ecco perché è andata così) | VIDEO
12/11/2018 di Redazione
Quando tocca lui un referendum qualsiasi, il risultato è sempre devastante. Così, nei giorni scorsi, Matteo Renzi aveva anticipato l’importanza della consultazione popolare sull’Atac che si è svolta nella giornata di ieri, 11 novembre 2018. E l’aveva definita «l’inizio della fine dell’esperienza del Movimento 5 Stelle a Roma».
Referendum Atac, la gufata di Matteo Renzi
Ecco qual’era stata la folgorante previsione di Matteo Renzi sul referendum di ieri sull’Atac a Roma. Un bel tacer non fu mai scritto. pic.twitter.com/BLhDEQwnJd
— Federico Mello (@fedemello) 12 novembre 2018
Una gufata pazzesca, come lui stesso l’avrebbe definita. Il referendum sull’Atac è fallito miseramente, con soltanto il 17% dei romani che si è recato alle urne. Il quorum, dunque, non è stato raggiunto e la gestione del trasporto pubblico non verrà liberalizzata. E dire che lo stesso Matteo Renzi, in extremis, aveva dato la sua benedizione al referendum promosso dai Radicali Italiani: «Se fossi stato cittadino romano – ha detto nel video – avrei votato sicuramente a favore del referendum per la liberalizzazione del trasporto pubblico: è una questione di civiltà».
Renzi non è il solo responsabile del fallimento del referendum Atac
Gli utenti dei social network, ovviamente, si sono scatenati ricordando l’allergia di Matteo Renzi ai referendum. Ma va ricordato, a sua parziale discolpa, che il fallimento della consultazione sull’Atac era ampiamente pronosticabile, visto il clima di disinformazione e di sfiducia che si era creato intorno alla chiamata alle urne. Forse, in fondo, non è tutta colpa di Renzi.
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI