Migranti, la guerra dei preti italiani contro Salvini raccontata dal Guardian

C’è una nuova opposizione nei confronti di Matteo Salvini e della sua posizione contro i migranti. Ma non arriva dai banchi della politica italiana. I veri avversari del ministro dell’Interno, secondo il Guardian, sono i sacerdoti italiani che, negli ultimi giorni, stanno incoraggiando i fedeli all’accoglienza. Sono loro, dall’altare, i primi a chiedere un maggiore sforzo di umanità nei confronti dei migranti, sono loro a raccontare dalle loro parrocchie delle oltre 200 persone morte in mare da quando Matteo Salvini ha giurato, nel corso della sua campagna elettorale, con il vangelo e con il rosario. Una sorta di risposta concreta ai post e agli slogan populisti sui social network.

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Preti italiani contro Salvini, l’analisi del Guardian

Il Guardian ha intervistato una serie di sacerdoti che hanno espresso delle posizioni contrarie a quelle di Salvini per dare l’idea di quella che è l’opinione del clero in merito al tema dell’accoglienza. Gianfranco Formenton, sacerdote in Umbria, è stato addirittura al centro di uno scontro con Matteo Salvini per il cartello apposto davanti alla sua chiesa: «Qui i razzisti non possono entrare, tornatevene a casa». Nel 2015, fu lo stesso leader della Lega a rispondergli: «Mi dispiace per Spoleto: forse il prete preferisce contrabbandieri, schiavisti e terroristi? E lui si definisce un sacerdote?».

Preti italiani contro Salvini: «Esiste una forza malvagia nel razzismo»

«Esiste una forza malvagia nel razzismo e Salvini ha contribuito a fare questo – ha affermato don Gianfranco Formenton -. È stato un mago nella coltivazione dell’odio e nella manipolazione della rabbia. Le persone di tutte le età sono diventate razziste a causa del clima in cui viviamo». Salvini ha puntato all’elettorato cattolico – lo abbiamo già detto – giurando sul Vangelo e sul rosario. Cosimo Scordato, un prete della chiesa di San Francesco a Ballarò, un quartiere di Palermo, ha affermato che questo atteggiamento è decisamente simile a quello dei mafiosi che utilizzano le immagini religiose per attirare consensi sul loro modo di operare.

Preti italiani contro Salvini, dalle periferie ai vertici del clero

Sono tantissimi i sacerdoti delle periferie che stanno prendendo le distanze da Matteo Salvini: come dimenticare la vicenda di don Biancalani, minacciato per aver portato i migranti del suo paese a trascorrere una giornata di svago in piscina? Il prete diventò un simbolo anti-razzista, bersaglio delle destre estreme che iniziarono a esercitare su di lui delle pressioni psicologiche. Ma sono anche tanti gli esponenti famosi del clero che stanno criticando la linea di Matteo Salvini, da don Luigi Ciotti, passando per l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, arrivando addirittura a Papa Francesco che nei suoi messaggi pubblici ha più volte chiesto una maggiore attenzione nei confronti degli sbarchi e dell’accoglienza. Nelle chiese, più ancora che nei partiti di sinistra, secondo il Guardian, c’è la vera opposizione a Matteo Salvini.

FOTO: GIUSEPPE GIGLIA ANSA-CD

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