Il prete che distribuisce pistole ad acqua contro la legittima difesa: «Mi hanno minacciato dicendo che loro usano altre pistole»

13/04/2019 di Redazione

Don Pietro Sigurani dice messa nella basilica di Sant’Eustachio, nel cuore di Roma. Una chiesa che si trova al centro delle istituzioni, fisicamente. A pochi passi da Montecitorio, da Palazzo Madama, da Palazzo Chigi. Chiaro che una comunità parrocchiale del genere debba prendersi la responsabilità di parlare di quello che fanno le istituzioni e dell’impatto che queste ultime hanno sulla gente comune. Così, don Pietro Sigurani ha deciso di promuovere un’iniziativa: domani, all’ora della messa della domenica delle Palme, oltre ai ramoscelli d’ulivo distribuirà anche delle pistole ad acqua. Un gesto forte per protestare contro la legge sulla legittima difesa.

Prete pistole ad acqua minacciato

«Lo facciamo contro questa deriva d’odio della società di oggi – dice don Pietro Sigurani a Roberta Benvenuto di Servizio Pubblico (GUARDA IL VIDEO) -. Non soltanto contro la legge sulla legittima difesa (approvata nei giorni scorsi, ndr), ma per lanciare un messaggio a chi insulta i migranti, ora i rom. Dove andremo a finire? La violenza non è mai una risposta».

Ecco, dunque, l’iniziativa: in chiesa, la funzione sarà quella di ogni anno, con la benedizione delle Palme. Fuori dalla chiesa, sul sagrato, i volontari distribuiranno delle pistole ad acqua ai fedeli. Un messaggio nel messaggio, in una giornata – quella della domenica prima di Pasqua – tradizionalmente dedicata alla pace.

Eppure, a quanto pare, questa iniziativa non è piaciuta a tutti. Lo dice con un pizzico di rammarico, don Pietro Sigurani: «L’altro giorno mi sono venuti a minacciare. Mi hanno detto: ‘Non ci sta bene che tu dai da mangiare agli italiani, ai migranti, agli zingari. Sappi che tu usi le pistole ad acqua, ma noi usiamo un altro tipo di pistole‘».

La figura di don Pietro Sigurani a Roma

Don Pietro Sigurani è un sacerdote molto noto a Roma per la sua attività benefica a favore dei poveri. Proprio per questo motivo, in passato, aveva ricevuto altre minacce. Il 24 gennaio scorso gli era stato recapitato un biglietto con su scritto: «Caro reverendo, la Chiesa è la casa del Signore, non dei poveri». Una figura che, evidentemente, è diventata scomoda a molti, anche per il suo modo schietto di rappresentare la realtà e di dire le cose davanti alle telecamere. Padre Sigurani è un sacerdote mediatico: spesso viene intervistato nei talk-show politici, ancor più spesso rende pubbliche le sue iniziative. Quella delle pistole ad acqua contro la legittima difesa (e le pistole vere nelle case) è solo una di una lunga serie. E – c’è da giurarci – non sarà nemmeno l’ultima, nonostante le minacce.

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