Il dramma di Pozzovivo: «Hanno messo fine alla mia carriera»
13/08/2019 di Gianmichele Laino
Si stava allenando in provincia di Cosenza, come faceva ogni giorno, da infaticabile professionista quale era. Domenico Pozzovivo, dopo l’incidente che ha causato un serissimo infortunio, si è sfogato e ha parlato con i propri cari delle conseguenze che l’incidente subito provocherà alla sua carriera da ciclista professionista nella Bahrain Merida: «Oggi hanno messo fine alla mia carriera» – ha detto lo scalatore alla moglie, Valentina Conte.
Pozzovivo carriera finita: le parole alla moglie
Già nella giornata di ieri si era registrata la durissima presa di posizione di Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, che sta conducendo – proprio in questi giorni – una battaglia per salvaguardare i ciclisti sulle strade italiane, in aperta polemica contro la rivista Rolling Stone che, inspiegabilmente, ritiene gli amanti delle due ruote un pericolo per la viabilità.
«Un altro dei nostri investito. Un altro incidente sulle nostre strade – aveva scritto il commissario tecnico -. Pozzovivo si stava allenando in Calabria e una macchina lo ha preso in pieno. Fratture di tibia, perone, clavicola omero, ulna, costole. Non si può andare avanti così». Domenico Pozzovivo non è stato fortunato nel corso della carriera: il talento lucano è stato limitato dai tanti infortuni, molti dei quali avvenuti in gara. Un incidente del genere, tuttavia, arriva inaspettato e impronosticabile.
«È dolorante, è fuori pericolo, ma la situazione è seria – ha detto la moglie di Pozzovivo -: quando si è risvegliato dopo l’incidente, ha chiesto solo di poter tornare a casa al più presto». Ora c’è il rammarico, per il nostro movimento, di aver perso un campione su cui poter contare ancora per qualche anno (Pozzovivo ha 36 anni e non è più giovanissimo). Aveva ancora qualche obiettivo da inseguire, non ultimo quello di poter correre un mondiale da protagonista. Invece, un’automobile che ha trovato sulla sua strada gli ha interrotto il sogno. In maniera ingiusta.