Willy, il video con le scimmie pubblicato su Facebook da uno degli assassini dopo averlo pestato a morte

Gabriele Bianchi, uno dei due fratelli coinvolti nel pestaggio mortale, era sui social dopo aver compiuto il gesto

07/09/2020 di Ilaria Roncone

La gravità di quanto accaduto a Colleferro è inaudita. Quello che è stato fatto da uno dei coinvolti nel pestaggio mortale non sembra essere vero ma i social dicono altro. Gabriele Bianchi ha pubblicato un video divertente di scimmie doppiate dopo aver compiuto il disumano gesto. Si tratta dell’ultimo post pubblicato prima che i due venissero arrestati – insieme ad altri due amici, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia – con l’accusa di omicidio preterintenzionale nel pestaggio che ha causato la morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro.

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Gabriele Bianchi e il video delle scimmie dopo aver ucciso Willy a Colleferro

Mentre questo articolo viene scritto il post in questione viene ricondiviso e commentato in continuazione, per lo più si tratta di insulti per quanto fatto. Chi è Gabriele Bianchi lo racconta, in parte, la sua pagina Facebook: moto, arti marziali, tatuaggi, trap. Il gesto di condividere un contenuto qualsiasi, addirittura un video divertente di scimmie, dopo aver compiuto un brutale pestaggio mette i brividi ma non ci sono dubbi. Il post risale alle ore 6.39 della mattinata di domenica 6 settembre. Si tratta di una stand up comedy scurrile condivisa da «Fulvio e il tossico che vede protagoniste due scimmie doppiate. Bianchi ha premuto il tasto condividi aggiungendo le emoticon che piangono dalle risate.

I commenti al post pubblicato dopo la morte di Willy

I commenti continuano a moltiplicarsi, praticamente tutti contengono parole indignate nei riguardi di Gabriele Bianchi e gli altri tre che hanno compiuto un gesto tanto vile: «Cioè tu pubblichi un video alle 7 di mattina quando già quel povero ragazzo non c’è più!»; c’è chi arriba a parlare di pena di morte – «Chiediamo a gran voce un referendum per ripristinare la pena di morte» – . Tra i vari contenuti postati da Gabriele Bianchi e ormai bloccati si trovano commenti che inneggiano a fare rissa, una foto – che in molti hanno definito premonitrice – di Gabriele visto attraverso un’inferriata che assomiglia alle sbarre di una cella, i muscoli e i tatuaggi (sull’addome la scritta: «Onora e proteggi la famiglia). Sulla bacheca del fratello Marco vengono riproposti più o meno gli stessi contenuti.

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