La petizione contro Pornhub: «Pubblica scene di violenze reali e stupri, anche su minori»

L’accusa è molto grave: pubblicazione e diffusione di video di violenza reale, stupri e – in alcuni casi – anche di revenge porn, con anche i minori coinvolti. Per questo motivo è nata una petizione online contro Pornhub, il famoso portale di contenuti pornografici. Nel giro di pochi giorni, la raccolta firme ha quasi raggiunto le 400mila adesioni, nel tentativo di denunciare quel che accade quotidianamente sul sito visitato quotidianamente da milioni di persone in tutto il mondo. Tra i filmati denunciati, anche quelli che coinvolgono minori.

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A oggi, lunedì 9 marzo 2020, hanno firmato la petizione online – attraverso il sito dedicato change.org – oltre 388mila persone, ma il counter continua ad aggiornarsi di minuto in minuto vista la delicatezza della questione denunciata dal primo firmatario. «Negli ultimi mesi, ci sono stati diversi casi scioccanti di traffico sessuale e film di stupro infantile ospitati su Pornhub – si legge nella raccolta firme online -. Una ragazza di 15 anni che era scomparsa da un anno è stata finalmente trovata dopo che sua madre era stata informata che sua figlia era stata descritta nei video sul sito, 58 video di questo stupro e abuso sessuale sono stati scoperti su Pornhub».

Le accuse contro Pornhub

Uno scenario inquietante che ha portato a una vasta mobilitazione, soprattutto negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Paesi da cui arrivano la maggior parte delle firme. Il portale, così come molti altri siti che condividono materiali pornografici, era già finito nel mirino per aver ospitato sulla propria piattaforma alcuni filmati relativi al revenge porn.

La richiesta della chiusura del sito

L’accusa più grave mossa nella petizione è che il portale lucrerebbe con la condivisione di video di questo tenore. Ed è questa la situazione più delicata di tutta la questione. Le firme raccolte sono già molte e, come conclude la nota che accompagna la raccolta firme, si punta a far chiudere Pornhub e dare le giuste responsabilità ai dirigenti che non hanno vigilato su questo.

(foto di copertina: Logo Pornhub)

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