Perché, dopo mesi di ascesa, la popolarità di Conte è in calo

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Dopo mesi di ascesa dei consensi per Giuseppe Conte uno degli ultimi sondaggi dimostra che qualcosa potrebbe essersi rotto in tal senso

La figura di Giuseppe Conte, che da inizio emergenza ha collezionato sempre più consensi e ammirazione presso i cittadini, per la prima volta da inizio pandemia perde colpi. I dubbi dei cittadini emergono tutti insieme, ora che il premier è in un momento molto delicato nella gestione della situazione Covid e che sta prendendo una serie di decisioncontei che faranno la differenza. La cosiddetta seconda ondata ormai è qui e Conte si trova alle strette tra opinione pubblica, alleati di governo e opposizione.



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Popolarità Conte: «Non sembra convincere più i cittadini»

Secondo il report che accompagna lo studio in questione la narrazione di Giuseppe Conte «non sembra convincere più i cittadini, che nel quotidiano affrontano una realtà diversa da quella che viene loro rappresentata». Questo calo di consensi si evincerebbe anche dai numeri del sondaggio riservato citato dal Corriere della Sera: per il presidente del consiglio ci sarebbe stato un calo nell’indice di fiducia mai visto prima da quando guida il governo giallo-rosso: -3,8% rispetto a dieci giorni fa arrivando a toccare il minimo storico del 40% dei consensi. Anche il governo, nel suo insieme, è sceso al 32,5%.



La paura dell’opinione pubblica di essere «abbandonata a se stessa»

All’enorme crescita nei dati Covid che segnalano l’insufficiente preparazione dell’esecutivo all’arrivo della seconda ondata si aggiunge anche la tensione del governo con le amministrazioni locali e al suo stesso interno: si parla dell’impressione di una «deresponsabilizzazione» del governo che va a innescare «un senso di disorientamento collettivo». Si pagano le conseguenze della gestione delle famose quattro T (tamponi, tracciamenti, terapie intensive e trasporto pubblico) ma anche il «fuoco amico» durante il discorso per il nuovo da Conte e Renzi e Zingaretti. Un affondo che – se con i nomi e cognomi era avvenuto ai danni del centro-destra – l’altroieri ha avuto come bersaglio gli alleati di governo.