Nasce Pop, le stesse domande delle sardine e la risposta alla mancanza di rappresentatività a sinistra

02/02/2020 di Redazione

Le stesse domande delle sardine, la stessa risposta alla mancanza di rappresentatività a sinistra. Questa volta, però, all’interno di una struttura che ha un progetto e che vuole trovare spazi alternativi, fisici, nelle città. Stiamo parlando di Pop, la nuova associazione presentata il 14 gennaio che vuole mettere insieme realtà molto attive sul territorio, amministratori locali e imprenditori etici. Il coordinatore Danilo Grossi, assessore alla cultura del comune di Cassino, ha presentato l’iniziativa ai microfoni di Giornalettismo.

Pop, la presentazione del nuovo spazio civico a Roma e nel Lazio

«È una nuova casa, fisica e virtuale, che punta a evidenziare le buone pratiche di politica, di associazioni, di imprenditori e di aziende all’interno della città di Roma e del Lazio. Puntiamo a coprire uno spazio lasciato vuoto dalla politica tradizionale che non offre la rappresentatività necessaria a tante persone che chiedono risposte diverse rispetto a quelle che vengono offerte nelle sezioni».

Pop

Pop cerca i referenti proprio all’interno del gruppo degli amministratori locali. Punto di riferimento è Marta Bonafoni, consigliere del Lazio e già capogruppo della lista Zingaretti nell’ultima tornata amministrativa nella regione del centro Italia. Ma ci sono anche assessori e consiglieri di altre città del Lazio, oltre a realtà associative che hanno la solidarietà e il lavoro sui territori tra i propri punti di forza. Tra queste otto esperienze, che Grossi definisce «scintille accese nei territori», il calcio sociale a Corviale o la cooperativa Il Pungiglione di Monterotondo.

Pop, i pilastri della nuova associazione

«L’ex ministro Fabrizio Barca è intervenuto nella giornata inaugurale di Pop – ha detto Grossi – e ci ha consigliato di sperimentare nuove forme di rappresentatività, dal momento che i partiti storici hanno questo problema. Anche il Movimento 5 Stelle, quello dell’uno vale uno e della rete come spazio di confronto, ha dimostrato delle lacune. Noi, piuttosto rappresentiamo quelle stesse istanze che, da qualche mese, hanno fatto presenti le sardine. Cerchiamo di lavorare a idee e pensieri, mettendo in relazione anche il mondo accademico con le esperienze quotidiane delle periferie, vivendone gli spazi giorno dopo giorno».

Tra le persone che hanno un collegamento con Pop, anche l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti: «Lo abbiamo incontrato il 21 gennaio, per ricordare la figura di Simonetta Salacone, una delle personalità che ha maggiormente contribuito allo sviluppo educativo nel mondo della scuola. Il nostro obiettivo è anche quello di raccogliere e valorizzare esperienze comuni, anche con chi fino a questo momento ha fatto parte di un percorso politico diverso».

Pop è pronto ai nuovi scenari della politica che il 2020 potrà offrire. Ha rispolverato lo strumento della scuola di formazione politica (FormaPop) e girerà tra le varie città del Lazio individuando gli Spazi Pop, luoghi di vita vissuta che si potranno trasformare in sedi di confronto civico e politico. «Pop non sarà mai una lista – ha concluso Grossi -, ma sarà pronto a dare il proprio supporto a chi vorrà appoggiarsi a questa rete territoriale. Da questo punto di vista, è molto interessante il discorso di rinnovamento del PD fatto dal segretario Nicola Zingaretti: la sua apertura alle associazioni e alla società civile è senz’altro uno degli aspetti più innovativi della sua azione».

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