Dolore, lacrime e applausi: la politica ai funerali di Genova

18/08/2018 di Redazione

Il dolore incarnato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli applausi per i due vice premier e leader di governo Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i fischi per il segretario del Partito democratico Maurizio Martina e la ministra della Difesa Roberta Pinotti; Genova riparte da questi tre fermo immagine.

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Mattarella, visibilmente scosso, ha chiesto “un accertamento rigoroso delle responsabilità. Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia che dimostra unità in questo stato d’animo. Il Paese unito rende più forte l’accertamento della verità che va perseguita con rigore. Ora è il momento della vicinanza ai familiari, ai feriti ed alle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni“.

Ai funerali era presente anche il presidente della Camera Roberto Fico. “Oggi – ha dichiarato – i familiari delle vittime ci hanno dato un grande insegnamento e chiedo scusa, anche se non è mia colpa oggi, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse sono sempre una parola importante“.

Fischiati all’ingresso della Fiera di Genova, i vertici del Partito democratico e del governo scorso sono stati i maggiori criticati. Martina, il 16 agosto, aveva lanciato un tweet contro l’attuale esecutivo: “Ora servirebbero unità e responsabilità. Non propaganda e falsità. I ministri che scambiano il governo per un social network fanno male all’Italia. Adesso basta“.

L’ovazione per Di Maio e Salvini, invece, si è fatta sentire. Molto. Mentre il primo ha scelto il silenzio, il secondo ha affidato il suo pensiero a Facebook: “Voglio meritarmi con i fatti questo affetto e questa fiducia che mi hanno commosso oggi a Genova, fra i parenti delle vittime e tanti cittadini comuni: il mio impegno è lottare per giustizia, verità, sicurezza, futuro“, queste sono state le parole del ministro dell’Interno.

(Foto credits: Ansa)

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