La Francia si è scusata, ma a deputato leghista non importa e pubblica la ‘Pizza Notre Dame’

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Il post Facebook con l'immagine di una pizza bruciata sul profilo di Leonardo Tarantino

Le scuse, evidentemente, non sono bastate. Mentre si stava spegnendo la polemica tra Italia e Francia per il video pubblicato da Canal+ che irrideva la gestione nostrana del Coronavirus con la Corona Pizza, il deputato leghista Leonardo Tarantino ha deciso di riaccendere il fuoco pubblicando sul proprio profilo Facebook l’immagine di una pizza decisamente troppo cotta. E l’immagine di quel piatto bruciato è stato rinominato, dallo stesso esponente del Carroccio, la «Pizza Notre Dame».



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Il riferimento, ovviamente, è all’incendio che il 15 aprile del 2019 ha colpito e parzialmente distrutto la cattedrale parigina, simbolo iconico della Francia. Leonardo Tarantino ha voluto sbeffeggiare così i transalpini che, però, già il giorno precedente avevano chiesto scusa sia attraverso l’ambasciata che con una nota della stessa Canal+.



La Pizza Notre Dame nel post di un deputato leghista

Come poteva essere di dubbio gusto il racconto satirico fatto da Canal+, appare del tutto fuori contesto la mossa di Leonardo Tarantino. Il deputato leghista (in passato già sindaco di Samarate, in provincia di Varese) ha voluto rintuzzare una questione che si era già chiusa, scatenando nuove e non necessarie polemiche con i transalpini. Come successo con la Francia, quella scenetta di dubbio gusto è stata cancellata e sono arrivate le scuse da tutti. Fatti che avrebbero dovuto portare a una pax simbolica.



Il populismo sui social

La ricerca del sensazionalismo con il plauso dei social leghisti è stato raggiunto sul suo profilo Facebook. Sta di fatto che rispondere a un qualcosa ritenuto offensivo con un altra immagine decisamente offensiva di una memoria storica e culturale (non solo francese, ma mondiale) fa parte del manuale populista. Peccato che il testo sia scritto con tanti errori da matita blu. Ma al facile populismo non interessano lezioni.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Leonardo Tarantino)