Una delle più grandi reti di pedopornografia su darknet è stata smantellata

La polizia sta lavorando all'identificazione delle centinaia di migliaia di utenti iscritti a Boystown

03/05/2021 di Ilaria Roncone

Oggi il mondo festeggia un grande successo, la chiusura di Boystown. Si tratta di una delle reti sul darknet – una rete virtuale privata non accessibile tramite i motori di ricerca tradizionali, parte del deep web – più grandi che esistevano finora per scambiare materiale frutto di abusi sessuali su minori. Secondo le indagini Boystown aveva più di 400 mila utenti registrati e l’indagine condotta dalla Germania ha coinvolto le forze dell’ordine di Paesi Bassi, Svezia, Australia, Stati Uniti e Canada. Sono quattro le persone arrestate finora e Europol a fatto sapere che, insieme a questo, sono stati smantellati anche altri siti di chat per pedofili.

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Boystown non esiste più

A guidare le operazioni è stata la procura di Francoforte che, insieme all’Europol e alle polizie degli altri paesi, hanno indagato per mesi per arrivare agli arrestati. Tutti i coinvolti sono di nazionalità tedesca e hanno tra i 40 e i 64 anni. Le autorità non hanno esitato a definire Boystown come «una delle più grandi piattaforme di pedopornografia sul darknet al mondo» che veniva utilizzata per lo scambio di materiale illegale a livello globale. Secondo quanto si apprende dalle indagini, i tre admin avrebbero dato agli utenti istruzioni precise per navigare in anonimo e ridurre così al minimo il rischio di essere scoperti. La piattaforma sarebbe attiva dal 2019 almeno e le forze dell’ordine stanno lavorando per procedere con l’identificazione di tutti gli utenti registrati.

Le due faccie del dark web

Il dark web, di per sé, non è illegale: dipende dall’utilizzo che se ne fa. In alcuni paesi – dove la censura è diffusa – viene utilizzato per denunciare irregolarità e fare attivismo. Ci sono però moltissime attività – compresa la vendita di droghe e armi – e moltissimo materiale, compreso quello pedopornografico, che infrangono la legge. Per agevolare l’anonimato il pagamento avviene tramite criptovalute e i venditori compaiono e scompaiono continuamente. L’azione delle polizie informatiche del mondo è sempre più mirata per smantellare la quantità di pratiche illegali che si svolgono in questo sottosuolo dell’internet che tutti conosciamo.

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