Di Maio: «Salvini convoca i sindacati? Io risolvo problemi»
06/08/2019 di Enzo Boldi
La notizia del giorno è il salvataggio della Pernigotti. La famosa azienda dolciaria di Novi Ligure, al centro di difficoltà economiche (e non solo) per via della dismissione dell’impegno da parte della proprietà turca che faceva capo alla Sanset Food – Toksöz Group, tornerà in mani italiane grazie al supporto di due imprese nostrane: Emendatori (che subentrerà per il marchio ‘Maestri gelatieri’) e Gruppo Spes che si occuperà dei reparti dedicati a cioccolateria e torroni. Secondo gli accordi preliminari firmati al Mise – alla presenza del ministro Luigi Di Maio – non ci saranno esuberi e la produzione rimarrà proprio nel comune piemontese.
«Abbiamo salvato la Pernigotti, è un accordo storico – ha esultato Luigi Di Maio che aveva anche distribuito cioccolatini al Mise per l’occasione -. Lo stabilimento di Novi Ligure resterà aperto e non ci saranno esuberi e soprattutto l’ho sempre detto che chi lavora per un marchio e lo rende grande nel mondo non può essere licenziato». Un bel passo in avanti con l’accordo – oggi si era solamente alle fasi preliminari – che si chiuderà nel mese di settembre.
Trovato l’accordo per salvare Pernigotti
Il tutto nel giorno in cui al Viminale Matteo Salvini ha convocato (e ricevuto, insieme a tutti gli altri esponenti della Lega) le parti sociali. E anche su questo è arrivata una frecciata all’alleato di governo: «Io dico solo che ognuno può ricevere chi vuole, ma in questi ministeri noi ogni giorno dialoghiamo con le parti sociali, con i rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori per risolvere i problemi». Lui riceve, io risolvo il problema. Loro convocano, noi lavoriamo.
L’affondo a Salvini
È questa la sintesi del Luigi Di Maio pensiero che oggi, in attesa delle ufficializzazioni dei due contratti con Emendatori e Gruppo Spes, può essere soddisfatto di aver portato a termine il salvataggio di Pernigotti, una delle aziende storiche italiane non solo nella cioccolateria, ma del made in Italy.
(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI + ANSA/ANGELO CARCONI)