Chiara Ferragni aderisce al #FreeBritney, la campagna per liberare la pop star dal controllo del padre

Dinventare un vero e proprio idolo per i teenager (e non solo) di tutto il mondo può significare tante cose: per Britney Spears, già dalla scorsa estate, su su Twitter è stata avviata una vera e propria campagna a suo favore sotto l’hashtag#FreeBritney. Perché #FreeBritney? Da cosa deve essere liberata la celebre popstar, che negli anni non ha fatto altro che fare fuori e dentro dalle cliniche di salute mentale? Vediamo le ragioni che stanno dietro l’urlo di tanti fan dell’icona pop degli anni ’90 e anche perché Chiara Ferragni si è interessata alla situazione, arrivando a condividere un post in cui viene spiegato quello che sta succedendo tra le sue storie di Instagram.

Perché #FreeBritney: cosa vuol dire questo hashtag

I più assidui frequentatori di Twitter hanno sicuramente notato già lo scorso settembre l’hashtag #FreeBritney e si saranno chiesti il perché. La questione ha a che fare con una delle tante problematiche relative al passato di Britney, in particolar modo alle gestione delle sue finanze. Cerchiamo di capire in che modo il patrimonio della cantante centri con questo hashtag. La domanda che occorre farsi è: Britney Speras può gestire i suoi soldi? La risposta sembrerebbe essere no, almeno non ancora. Questa questione nasce nel 2008, il famoso anno in cui tutti ricordiamo di aver visto la cantante cedere a un crollo totale. Le copertine di tutto il mondo hanno diffuso le foto della donna rasata a zero e la salute mentale di Britney è diventata argomento di discussione per tutti, dai più famosi tabloid alla gente comune. Il gesto risale a quando la popstar è stata ricoverata nel reparto psichiatrico della Promises Clinic californiana di Malibu e, dopo essersi rasata a zero, Britney si è anche avvolta in un lenzuolo scrivendosi 666 sulla fronte e iniziando a girare per tutto il reparto affermando di essere l’anti-Cristo.

Le finanze di Britney Spears affidate al padre

Proprio in seguito a queste vicende le finanze di Britney furono affidate in custodia a suo padre. Proprio qui risiede il problema e va ricercato il perché dell’hashtag: sembrerebbe che, a distanza di quasi 12 anni, questa situazione sia rimasta invariata. I fan avrebbero preso le parti di Britney proprio per sostenere una sua ritrovata indipendenza economica e perché lei possa gestire nuovamente la propria vita. Anche Chiara Ferragni si è interessata della vicenda, condividendo un post che spiega a che punto siamo con il #FreeBritney, dando il suo sostegno alla cantante. Il multi post che ha condiviso racconta come la carriera di Britney sia sempre stata pilotata e quello che è accaduto dopo i suoi tracolli emotivi e i ricoveri in cliniche psichiatriche, soprattutto per quanto riguarda il ruolo del padre nella sua vita.

 

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This is heartbreaking 💔Swipe to slide 5 for the shady details on Britney’s conservatorship, which is usually reserved for individuals who are incapacitated. I know some people’s instincts might be to not take this seriously or laugh because the world has made a joke of her existence to a certain extent, but this is a woman who is denied access to her own children, finances, and any control over her own life. The law is corrupt and so are the middle-aged men who are ruining a thriving, successful woman’s life. Britney has a court hearing coming up on July 22nd. Check our stories for a swipe up of actionable items you can do to help #FreeBritney . Images: @dirty2000s • #britney #britneyspears #conservatorship #popstar #icon #legend #britneybitch #itsbritneybitch #help #helpingothers #shady #sketchy #court #courthearing #custody #custodybattle #guardianship #mom #momlife #mother #momsofinstagram #dietprada

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Le cose che Britney non può fare

Le numerose cose che Britney non può fare sotto custodia del padre, stando al post di denuncia, descrivono il livello di sudditanza psicologica e materiale che la pop star – che sarebbe comunque stata in grado di lavorare in questi anni – non può fare. Tra queste, Britney non ha libero accesso e non può utilizzare telefono cellulare e social senza essere monitorata. Non può uscire di casa da sola né guidare la macchina, così come non ha accesso alle proprie finanze liberamente né può sapere come i suoi soldi vengono impiegati da chi le gestisce. Non può avere un avvocato né parlare pubblicamente della tutela di suo padre.

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