La vergogna senza fine nel vandalizzare la targa di Peppino Impastato
18/06/2019 di Redazione
C’è bisogno di un commento? A volte non serve. Serve solo raccontare il fatto. Nudo e crudo. Proprio come l’episodio che si è verificato quest’oggi nella VI Circoscrizione di Palermo. La targa di Peppino Impastato, che era stata installata nella giornata di ieri, è stata brutalmente vandalizzata. Michele Maraventano, il presidente di circoscrizione che l’aveva installata, aveva scritto: «Perché rimanga viva la memoria dei giusti».
La targa di Peppino Impastato vandalizzata
La memoria resta, ma la targa è stata presa di mira da un raid vergognoso. «Esprimiamo vicinanza a tutti i residenti del Cep – ha scritto Roberta Alaimo, parlamentare di zona del Movimento 5 Stelle -, alle scuole, alla parrocchia e all’associazione San Giovanni Apostolo, che ogni giorno con azioni concrete portano avanti i valori di legalità e di rispetto delle istituzione, per questo atto che oltraggia la memoria di Peppino Impastato e invita tutte le parti politiche e la cittadinanza a esprimere solidarietà e a mostrare reale vicinanza con la propria presenza».
I commenti alla vandalizzazione della targa di Peppino Impastato
Peppino Impastato, fondatore di Radio Aut e vittima della mafia, è stato colpito nuovamente al cuore da questo gesto brutale. Commesso senza dubbio da persone che – nascondendosi dietro all’anonimato – credono di poter far valere la legge del più forte, trattando la società come se fosse una giungla.
Ma la sfida di quella targa continuerà. Vandalizzata? Verrà rimessa a posto. «L’idea è quella di dare il segnale che anche se la distruggono noi la rimetteremo mille volte» – ha detto la consigliera del Movimento 5 Stelle Daniela Tumbarello.