I tre hashtag che diffondevano pedopornografia su Twitter sono stati quasi del tutto ripuliti

Per Elon Musk si tratta della "priorità numero uno"

21/11/2022 di Redazione

Le associazioni che si occupano di segnalare i materiali pedopornografici sulle piattaforme online si sono dette soddisfatte di quanto successo con Twitter, immediatamente dopo l’acquisizione del social network da parte di Elon Musk. Quest’ultimo, infatti, avrebbe avviato dei contatti in particolar modo con Eliza Bleu, che è una donna sopravvissuta alla tratta degli esseri umani e che ha fatto della lotta a questo tipo di materiali diffusi sulle piattaforme una sorta di obiettivo della propria vita. Quest’ultima avrebbe avuto già delle interlocuzioni con il nuovo board di Twitter, riportando anche una certa soddisfazione per come sono andate le cose negli ultimi giorni.

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Pedopornografia su Twitter, come si sta comportando Elon Musk

Se si considera che, negli ultimi due anni (che sono coincidenti con l’inizio della sua battaglia contro la diffusione dei materiali pedopornografici), non c’erano stati risultati significativi nell’interlocuzione con Twitter, non si può che salutare con soddisfazione la notizia che, dopo il cambio al vertice della piattaforma, i tre principali hashtag con cui questi materiali venivano diffusi sono stati praticamente azzerati, ripuliti da un’azione di moderazione particolarmente meticolosa.

La notizia è stata commentata dallo stesso Elon Musk, che – in risposta a un articolo di Tasmanian che riportava la soddisfazione di Eliza Bleu per questo risultato – ha ribadito che questa azione è la priorità numero uno di Twitter (o meglio, una delle priorità, vista la mole di problemi che in questa fase Musk ha creato o che si trova a gestire). In aggiunta all’azzeramento degli hashtag, Twitter ha migliorato una sua funzionalità che permette la segnalazione dei materiali pedopornografici presenti sulla piattaforma: ha infatti aggiunto un’opzione di segnalazione diretta per lo sfruttamento sessuale dei minori per quanto riguarda tutti quei tweet che sono caratterizzati da immagini o video sensibili, che rientrano in questa tipologia. Un primo punto, insomma, è stato segnato.

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