Pedopornografia, il Garante della Privacy: «+132% nel 2020»

Serve assunzione di responsabilità rispetto a minori

02/07/2021 di Redazione

«Anche per effetto della telematizzazione della vita, indotta dalla pandemia, nel 2020 si è registrato un incremento di circa il 132%, rispetto al 2019, dei casi trattati dal centro nazionale per il contrasto della pedopornografia e un aumento del 77% dei casi di vittimizzazione dei minori per grooming, cyber bullismo, furto d’identità digitale, sextorsion. Il 68% degli adolescenti risulta essere stato, nel 2020, testimone di casi di cyberbullismo». Lo ha sottolineato il Garante della Privacy Pasquale Stanzione, presentando alla Camera la relazione sulla attività 2020. «Sono – ha avvertito – dati allarmanti, che non possono non esigere un’assunzione di responsabilità collettiva rispetto a soggetti, quali i minori, le cui vulnerabilità possono renderli le vittime elettive delle distorsioni del web».

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«I rischi – ha ammonito Stanzione – non sono soltanto quelli della condivisione virale di frasi o immagini che poi, a distanza di tempo, potremmo voler cancellare e non vedere più associate alla nostra persona. L’intelligenza artificiale consente anche di innestare immagini di nudo su visi tratti da foto. Più tracce di noi lasciamo in rete, più ci condanniamo a servitù (solo apparentemente volontarie), esponendoci all’azione di chi voglia colpirci, ad esempio, con il deep nude (tema su cui il Garante ha aperto un’istruttoria nei confronti di Telegram) o con altre forme di contenuti ‘fake’. Questi rischi – ha proseguito il Garante – sono, per i minori, amplificati dalla loro scarsa consapevolezza delle implicazioni di ogni loro ‘clic’, ma anche dall’effetto che ogni lesione dell’immagine o della dignità ha su una personalità più fragile, ancora in formazione. La via della consapevolezza è necessaria per non privare i minori, almeno ultra14enni, di una socialità che oggi si esprime anche in questi modi, conferendo loro, tuttavia, anche gli strumenti indispensabili per orientarsi in un contesto che altrimenti è davvero troppo ‘piu’ grande di loro».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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