Nel Pd (che potrebbe cambiare nome) è scontro tra renziani e Zingaretti
01/09/2018 di Redazione
In attesa del Congresso di partito previsto per il 2019, prima delle europee di maggio, si scaldano gli animi all’interno del Partito democratico. Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha rilasciato a Repubblica un’intervista in cui affermava di voler candidarsi a segretario del Pd, invitando lo stesso partito ad allontanarsi dal modello promosso da Emmanuel Macron riproponendo una vera e propria forza di sinistra.
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Parole, quest’ultime, che non sono piaciute all’anima renziana del Pd. Matteo Renzi non ha commentato la decisione di Zingaretti, a farlo è stato invece Roberto Giachetti: “Lanciare la propria candidatura alla guida del PD attaccando Macron, che al momento è tra i pochi argini ai nazionalismi, Italia compresa, mi sembra una cosa geniale. #famosedermale“, ha scritto su Twitter. Dopo Giachetti, inviti a non dividersi sono arrivati Marianna Madi e Walter Veltroni
Lanciare la propria candidatura alla guida del PD attaccando Macron, che al momento è tra i pochi argini ai nazionalismi, Italia compresa, mi sembra una cosa geniale. #famosedermale
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 31 agosto 2018
Lo stesso Zingaretti ha poi commentato le critiche ricevuto alla festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana, dopo essersi sentito dire di proporre un tiepido modello a 5 Stelle: “Alle europee il Pd dovrà costruire un’alleanza con tutte le forze europeiste, anche con Macron. Ma noi siamo diversi da Macron: quindi sì difendere l’Europa con Macron ma non fare diventare il Pd come quella cosa lì”.
Infine, nel tentativo di proporre uno schema completamente alternativo, Zingaretti ha dichiarato di non escludere un cambio di nome.
(Foto credits: Ansa)