Una busta con proiettile e minacce sul tema migranti indirizzata al pm di Agrigento Patronaggio

10/06/2019 di Enzo Boldi

Una busta con un proiettile e una lettera di minacce è stata inviata a Luigi Patronaggio, il pm di Agrigento che aveva indagato su Matteo Salvini e il caso della nave Diciotti. Nella missiva minatoria riferimenti alle sue inchieste sui migranti e i riferimenti ad alcuni membri della sua famiglia, compresi i suoi figli. Il procuratore era finito al centro delle minacce anche in occasione di quell’indagine contro il ministro dell’interno per sequestro di persona dei migranti a bordo della nave della Marina Militare.

Il proiettile trovato all’interno della lettera minatoria era un calibro 6,35 ed è stato inviato al magistrato che coordina le inchieste sugli sbarchi a Lampedusa, nascosto tra due bustine di zucchero, forse nel tentativo di riuscire a superare indenne il metal detector. La Procura di Caltanissetta ha aperto una inchiesta per rintracciare il mittente di quella lettera, spedita con posta ordinaria e indirizzata proprio a Luigi Patronaggio.

Le minacce al pm Patronaggio

La minaccia ha superato tutti i controlli di sicurezza e la busta con all’interno il messaggio minatorio e il proiettile calibro 6,35 è finita, come nulla fosse, sulla scrivania di Patronaggio. «Questo è un avvertimento, la prossima volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e ai tuoi 3 figli», era scritto nella pagina inserita all’interno della missiva. Oltre al messaggio, a preoccupare è la ripetitività di questi eventi. Già nei giorni scorsi, e anche in passato, il pm di Agrigento era finito sotto le ‘attenzioni’ di questi criminali.

Le indagini sui migranti e sul caso Diciotti

Di recente, infatti, sulla scrivania di Patronaggio sono arrivate altre due lettere minatorie simili ma, a quanto emerge, per la prima volta il pm ha ricevuto un proiettile, simbolo estremo delle minacce via posta. Il procuratore di Agrigento, infatti, è finito nel mirino per le sue inchieste sui migranti. Il suo nome è salito ancor di più agli onori della cronaca dopo aver indagato Matteo Salvini sul caso della Diciotti.

 

(foto di copertina: ANSA/ORIETTA SCARDINO)

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