Il Dpcm non taglia i parrucchieri

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Giuseppe Conte ha firmato il decreto in tarda notte

Tutto come nelle bozze circolate nel tardo pomeriggio di martedì, ma con un’eccezione. Nella notte, dopo un lungo confronto con Regioni, Comuni e Province, Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che sarà presentato nel corso della giornata di oggi. Le misure entreranno in vigore a partire da giovedì 5 novembre e avranno validità fino al prossimo 3 dicembre. Questo per quel che riguarda le restrizioni a livello nazionale, mentre quelle locali seguiranno alcuni parametri in base alla curva epidemiologica e alla situazione negli Ospedali. Nel frattempo, l’unica differenza tra le bozze e il decreto definitivo riguarda i parrucchieri aperti anche nelle zone rosse. A livello nazionale, invece, via libera al coprifuoco per tutti dalle ore 22 (e non più alle 21, come invece si pensava) e alla chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e pre-festivi (quindi nel fine settimana). Rispedita al mittente, dunque, la richiesta dell’associazione che riunisce oltre 1500 tra outlet e centri commerciali, di chiusura anticipata quotidiana, ma con i weekend salvi.



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Anche nei territori che saranno inseriti nella zona rossa, quelli in cui è più alta la circolazione del virus e la situazione nelle terapie intensive e negli ospedali supera la soglia critica, i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici non chiuderanno. Questo è quanto previsto dal testo definitivo del nuovo Dpcm. Una decisione che consentirà ai titolari di queste attività di non subire una grave perdita economica.



Parrucchieri aperti anche nelle zone rosse, il dpcm

Oltre a barbieri, centri estetici e parrucchieri aperti anche nelle zone rosse, il nuovo Dpcm conferma quanto circolato nella giornata di martedì: dalla suddivisione del Paese in tre aree in base a 21 criteri prestabiliti, passando per le indicazioni sulla didattica a distanza e gli accessi limitati al servizio di trasposto pubblico locale. E non solo: la mobilità tra le Regioni sarà consentita solo nei luoghi in cui la diffusione del virus è bassa e con valori simili. All’interno delle Regioni che saranno inserite nella cosiddetta zona rossa – che saranno ufficializzate con un’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati raccolti dal’Istituto Superiore di Sanità – non sarà consentita la mobilità tra i diversi comuni.

(foto di copertina: da Pixabay)