«Mangia come un animale»: due maestre arrestate per maltrattamenti a bimbi tra i 3 e i 5 anni

23/05/2018 di Redazione

In provincia di Parma due maestre sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti nei confronti degli alunni, bambini tra i 3 e i 5 anni di età. Le insegnanti di scuola dell’infanzia sono state arrestate dai carabinieri a Colorno, un comune a una ventina di km dalla città capoluogo. Secondo i militari dell’Arma le vittime terrorizzate erano costrette a subire violenze fisiche e psicologiche e punizioni restrittive.

Parma, due maestre arrestate per maltrattamenti a bimbi

«Mangia col piatto in mano come un animale», è stata la frase che una delle due arrestate avrebbe pronunciato a un bambino che aveva disobbedito all’ordine di rimanere immobile.

Il sindacato degli insegnanti Gilda, dopo aver appreso della vicenda giudiziaria, ha chiesto pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza sostiene che «solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno. È anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell’illecito penale». «Ricordiamo che – ha concluso il rappresentante Gilda – anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi. Oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante».

Il Codacons intanto chiede di introdurre telecamere nelle scuole. «Oramai non esiste più alcun dubbio – ha affermato il presidente Carlo Rienzi – sulla necessità di installare sistemi di videosorveglianza negli asili e nelle scuole, per prevenire violenze sia a danno degli alunni che degli insegnanti, violenze che crescono di giorno in giorno. La quasi totalità dei docenti è a favore dell’introduzione delle telecamere nelle aule, unica misura in grado di individuare e punire comportamenti scorretti nelle scuola».

(Foto generica da archivio Ansa)

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