Ma Papa Francesco ha mai detto «niente sesso prima del matrimonio»?

In realtà, nella sua prefazione agli Itinerari Catecumenali per la vita matrimoniale, non nomina mai nemmeno la parola "castità"

16/06/2022 di Gianmichele Laino

Avete letto la prefazione a Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale? Si tratta del documento sulla cui base tutta o quasi tutta la stampa italiana ha titolato, nella giornata di ieri, con formule del tipo: «Papa Francesco ai giovani: “Niente sesso prima del matrimonio”». Evidentemente, questa frase è stata una liberissima interpretazione del pensiero del pontefice a cui, assolutamente, non può essere attribuita in alcun modo una espressione di questo tipo. Vediamo perché.

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Papa Francesco sesso prima del matrimonio: nessun riferimento nella prefazione

A questo link è possibile trovare l’intero documento predisposto dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che si propone di offrire una prima guida alle giovani coppie che intendono intraprendere il cammino del matrimonio. Per questo documento, Papa Francesco ha preparato una prefazione. Si tratta – a quel punto – dell’unico passaggio del documento che può essere attribuito direttamente a lui: in calce alla prefazione c’è la firma pontificia. Il resto del volume, invece, è stato predisposto dal Dicastero di cui sopra.

La prefazione è lunga 4 pagine più un paragrafo. In nessuna di queste 4 pagine viene chiamato in causa il concetto di castità. Anzi. Dopo aver esaminato le ragioni per una nuova catechesi di coppia (emerse, tra l’altro, in base a una serie di citazioni di discorsi già tenuti dallo stesso Papa Francesco), il pontefiche ha fatto una dichiarazione molto moderna, parlando della separazione (presa in esame come possibilità concreta, anche dopo il matrimonio stesso) come un trauma da affrontare, senza perdere mai fiducia nell’amore: «Le coppie vanno incontro al rischio reale di celebrare un matrimonio nullo o con basi così deboli da “sfaldarsi” in poco tempo e non saper resistere nemmeno alle prime inevitabili crisi – ha scritto il Pontefice -. Questi fallimenti portano con sé grandi sofferenze e lasciano ferite profonde nelle persone. Esse restano disilluse, amareggiate e, nei casi più dolorosi, finiscono persino per non credere più nella vocazione all’amore, inscritta da Dio stesso nel cuore dell’essere umano. C’è dunque anzitutto un dovere di accompagnare con senso di responsabilità quanti manifestano l’intenzione di unirsi in matrimonio, affinché siano preservati dai traumi delle separazioni e non perdano mai fiducia nell’amore».

Il documento, secondo Francesco, si articola in tre fasi: «la preparazione al matrimonio (remota, prossima e immediata); la celebrazione delle nozze; l’accompagnamento dei primi anni di vita coniugale». Papa Francesco si augura che a questo primo documento segua un altro compendio, in modo tale da approfondire i passaggi sottolineati ed evidenziati. Prima della firma, la parola “castità” o l’espressione “sesso prima del matrimonio” non vengono mai pronunciate.

Il termine “castità” viene utilizzato in 5 pagine. La prima volta (pagina 34) si parla dell’importanza dell’ascolto delle testimonianze dei coniugi da parte dei giovani che intendono sposarsi. Si evidenzia come sia utile ascoltare la testimonianza «anche di coloro che hanno compiuto la scelta della castità prima del matrimonio». La scelta, appunto. A pagina 53, la parola “castità” viene indicata come «vera alleata dell’amore, che la chiesa non deve aver paura di proporre». Si tratta del virgolettato che, sui quotidiani, è stato attribuito al Papa. Non sono sue parole, ma quelle del Dicastero. E non impongono nessun obbligo di castità pre-matrimoniale. In queste pagine (continua a pag. 54 e a pag. 55) si riprende il concetto di “castità” che il Catechismo della chiesa cattolica ha sempre evidenziato. Alla castità, poi, c’è un riferimento a pagina 71, in cui si dice che la castità «dà tempo ai nuovi sposi di stare insieme, di conoscersi meglio, senza pensare immediatamente alla procreazione ed alla crescita dei figli».

Il Papa ha sicuramente avallato, con la sua prefazione, il testo che parla in questo modo della castità. Ma il modo che questo testo usa per descriverla non ha nulla di rivoluzionario né di definitivo: la castità è vista come una scelta, se ne descrivono i benefici nella vita prematrimoniale secondo l’indicazione del catechismo, si spiega come questa sia utile agli sposi a conoscersi meglio e a non vincolare la propria relazione al solo rapporto sessuale. Ma mai Papa Francesco – né lo stesso Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale impone come precetto la frase «niente sesso prima del matrimonio».

Foto IPP/zumapress – Roma

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